Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Nessuna speculazione sulle Fonti di Tiberio

Marcello Tomassini, ora assesore al ramo ed ex sindaco, garantisce che quel terreno o servirà allo sviluppo turistico o sarà di nuovo agricolo. Trent'anni di speranze non realizzate. Scadute sia licenze regionali che comunali. Qualche anno fa se ne occupò anche Florio Fiorini, compagno di Parretti nell'avventuta MGM. "Non sappiamo di acquirenti e presteremo attenzione ad eventuali tentativi speculativi".

Politica

foto di copertina

Sono almeno trent'anni che le Fonti di Tiberio (nella foto) promettono sviluppo e lavoro all'Orvietano e a Castel Viscardo in particolare. 
La Sviluppumbria, la finanziaria della Regione, ha addirittura approntato un progetto in parte finanziabile  per realizzarvi una beauty farm.

In dieci anni, in qualità di sindaco di Castelviscardo- racconta Marcello Tomassini-ho incontrato molti imprenditori intenzionati ad acquistare quel terreno. Quattro anni fa anche Florio Fiorini( il compagno di Giancarlo Parretti nella scalata alla Metro Goldwyn Mayern n.d.r.). Credo pensasse di farci villette con piscina alimentata da acqua sulfurea. Ma di tanti pretendenti non si è visto più nessuno. In Comune c'è anche depositato un compromesso di acquisto, anche quello rimasto lì.".

Per esperienza ultradecennale Tomassini si mostra poco fiducioso che si possa arrivare realmente ad uno sviluppo turistico di quella zona e, ora assessore comunale che si occupa dell'argomento, ricorda che se la "Vesuviana nuova", proprietaria della terra e dei ruderi delle Fonti, non arriverà ad una decisione in tempi brevi quel terreno potrebbe ritornare a destinazione agricola in occasione dell'approvazione del nuovo piano regolatore. Infatti sono scadute tutte le concessioni, sia quelle regionali di ricerca delle acque che quelle edilizie.

Quel terreno non sarà oggetto di speculazioni-sostiene deciso Tomassini- né da parte della proprietà né di potenziali clienti. Se qualcuno vuole realizzarci il progetto regionale di beaty farm noi siamo disponibilissimi a tutto, come è stato in trent'anni, ma se invece il fine è costruirci villette che hanno un forte impatto ambientale e nessun ritorno economico per la comunità, noi non siamo d'accodo".
Il messaggio è evidentemente lanciato sia alla proprietà che ad eventuali acquirenti che pensassero di acquistare quel terreno per farci quello che vogliono.

Nei giorni scorsi-continua l'assessore- è apparsa sulla stampa locale la notizia che un imprenditore orvietano starebbe per acquistare per cinquemila euro le Fonti di Tiberio. L'Amministrazione comunale non ne sa nulla, ma certo è che l'eventuale acquirente farebbe davvero un pessimo affare, perché la cifra è decisamente lontana dal valore dell'immobile per le finalità a cui è destinato". Molto chiaro il segnale dell'assessore: o la cifra riferita è una"bufala" o c'è dietro qualcosa di poco chiaro che costringe a particolare attenzione.

La cautela di Tomassini è comprensibile, perché fa parte della sua memoria storica di amministratore un 'altra storia sotto alcuni aspetti simile, soprattutto per il mancato rispetto delle aspettative e per la facilità con cui gli amministratori dettero credito agli imprenditori.

La storia è di dodici  tredici anni fa, sindaco Enrico Patrizi. L'Amministrazione comunale  di Castel Viscardo, tra aspre polemiche ed assemblee pubbliche, concesse la costruzione della discoteca"Balla chi legge" con la promessa  da parte degli acquirenti e degli ammistratori che quella struttura costruita in zona destinata allo sviluppo turistico sarebbe stata soltanto la prima tranche di un complesso ricettivo con piscina, albergo e quant'altro e che avrebbe dato lavoro almeno a qualche decina di persone. La fine ingloriosa del progetto è sotto gli occhi di tutti e chi ricorda, come Tomassini, le parole di quei giorni è comprensibile che dimostri difidenza in operazioni di tal genere.

Pubblicato il: 08/08/2004

Torna alle notizie...