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Posti di lavoro e ruolo della Stazione in discussione

Mocio chiede di incontrare l'amministratore delegato di Rete Frerroviaria italiana. Ma in discussione c'è tutta la politica di Ferrovie dello Stao nei confronti del territorio orvietano

Voci insistenti fanno temere la diminuzione dei presidi territoriali di manutenzione dei tratti ferroviari in Umbria e quindi anche ad Orvieto.
Il sindaco di Orvieto Stefano Mocio ha fatto proprie queste preoccupazioni e ha inviato una nota ufficiale all'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, società controllata da Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti e al direttore compartimentale infrastrutture di Firenze, Angelo Pezzati ai quali chiede un incontro urgente.

Il rapporto tra Ferrovie dello Stato e città è stato ed è estremamente precario e sono sempre sul tappeto le difficoltà dei mille pendolari dell'Orvietano, il timore di un declassamento della Stazione ferroviaria di Orvieto ed ora anche il depotenziamento del servizio di manutenzione.

 

Mi riferisco - scrive Mocio nella nota - alle ventilate voci inerenti la possibile diminuzione di presidi territoriali quali Tronchi e Zone ricadenti nella giurisdizione del territorio Umbro dei Reparti Lavori ed Impianti Elettrici di Orvieto. Faccio riferimento all'accordo nazionale del 25 maggio 2004, siglato tra RFI e le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto nazionale, secondo il quale è stata assegnata agli impianti una giurisdizione legata ai chilometri di binario da manutenere; di conseguenza nel tratto di linea ricadente nel territorio Umbro dei Reparti Lavori ed IE di Orvieto sarebbero necessari n° 3 Tronchi Lavori, n° 3 Zone TE e n° 3 Zone IS. Viceversa, la proposta della Direzione Compartimentale Infrastrutture di Firenze sembrerebbe quella di n° 2 Tronchi per il Reparto Lavori di Orvieto e di n° 1 Zona TE e n° 1 Zona IS per il Reparto IE Orvieto".

Faccio presente, inoltre - prosegue la nota del Sindaco di Orvieto - la carenza  di personale del Settore Movimento ed impianti di Orvieto, segnale di allarme questo per il futuro della stazione ferroviaria di Orvieto, nodo fondamentale per la politica di turismo della città e per i numerosi pendolari che ogni giorno si recano a Roma per motivi di studio e di lavoro.  Tenuto conto di ciò e dato che questo tratto di linea ferroviaria, con la presenza della 'Direttissima' e della 'Lenta' interconesse tra loro, rappresenta un punto caratteristico della rete italiana, che richiede maggiore attenzione per la tipologia e la qualità degli interventi di manutenzione, nonché per tutti gli interventi di Protezione Civile, chiedo un incontro per discutere dette problematiche".

 

                

 

 

 

Pubblicato il: 05/08/2004

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