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Alla ricerca del piatto perduto

Fino a domenica la proloco di Monterubiaglio torna a proporre per il nono anno consecutivo la rassegna gastronomica che accompagna alla riscoperta dei piatti genuini della tradizione contadina. A collaborare alla riuscita della manifestazione un intero paese

Società

MONTE RUBIAGLIO - Oche, gnocchi, baccalà e trippa: è tutto pronto per dare il via"Alla ricerca del piatto perduto". Da domani fino a domenica la proloco di Monterubiaglio - presieduta da Franco Picciolini - torna a proporre per il nono anno consecutivo la rassegna gastronomica che accompagna alla riscoperta dei piatti genuini della tradizione contadina. A collaborare alla riuscita della manifestazione un intero paese.

I compiti e le specialità  - spiega Picciolini - si sono definiti e specializzati nel corso degli anni. Così ora ogni piatto può vantare il suo gruppo di specialisti ed esperti. Ma la partecipazione è generale. Che poi è il senso e la cosa più importante di questo genere di manifestazioni che devono servire a riscoprire, in un clima di convivialità, l'identità comune della gente del paese".

E allora proprio per stare insieme maccheroni della trebbiatura, oca arrosto, trippa… E il rinomato vinsanto di Monterubiaglio."E' un vino molto dolce e piacevole - spiega Picciolini -  le cui caratteristiche si discostano molto da quelle della produzione tipica toscana. E' per questo che stiamo pensando di valorizzarlo ulteriormente in futuro. Magari con una sagra del vin santo". (s.t.)

 

(nella foto i rappresentanti della proloco ed alcune delle 48 oche che hanno "partecipato" alla prima serata della sagra) 

Pubblicato il: 04/08/2004

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