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Ad Orvieto mancano cinque mila persone

Ristoratori, commercianti e albergatori rimpiangono l'età dell'oro. Quando la città ospitava migliaia e migliaia di militari
Quando il 30% della Rupe era coperto da caserme 

Economia

foto di copertina

ORVIETO -  Ad Orvieto mancano cinque mila persone". Ristoratori, commercianti e albergatori rimpiangono l'età dell'oro. Quando la città ospitava migliaia e migliaia di militari tra la scuola militare di educazione fisica (Smef) e la Caserma Piave. Ogni mese si riempivano i ristoranti con le famiglie dei militari che prestavano il giuramento alle conclusione dei quaranta giorni di C.a.r. E lungo tutto l'anno la libera uscita dei militari coincideva con gli incassi dei commercianti orvietani. Un lavoro di quantità non di qualità, ma che faceva economia.

 

L'indotto per la città era straordinario - afferma Raffaele Ferrazza, titolare di un ristorante-trattoria del centro storico - Un lavoro costante per 365 giorni all'anno che rappresentava una solida certezza per i ristoratori ma non solo"."Tutta la città ha sofferto e sta soffrendo per la scomparsa dei militari dalle caserma  - conferma Fiorella Delli Poggi, titolare di una pizzeria a conduzione familiare - Anche al mia giornata lavorativa, per quanto io non sia tra le più colpite, un tempo iniziava diverse ore prima. E' inutile nascondere che molte attività fiorenti di quei tempi oggi hanno dovuto riconvertirsi se non addirittura chiudere". 

Pubblicato il: 30/07/2004

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