Regionali 2005, il Nuovo Psi serra le fila da Orvieto

di Simona Coccimiglio

Un garofano rosso in campo bianco al centro di un cerchio verde su cui campeggia la scritta "Socialisti uniti per l'Umbria".

Un progetto politico "all'interno di una sinistra democratica, liberale, non certo appiattita sui Diesse".

La riunificazione della famiglia socialista.

Serrano le fila da Orvieto i socialisti del Nuovo Psi in vista delle elezioni regionali del 2005, rivendicando un ruolo politico di tutto rispetto nello scenario politico umbro.

"Forti di 17 mila consensi ottenuti alle europee, andremo alle regionali con un nostro simbolo, i nostri uomini e le nostre identità che non abbiamo nessuna voglia di superare".

Lo ha affermato il segretario regionale del nuovo Psi Stefano Moretti nel corso di una conferenza stampa, ieri mattina, in un noto bar del centro storico.(nella foto) 

Incontro a cui hanno partecipato anche Marcello Ramadori e il segretario provinciale Fabio Moscatelli.

"Abbiamo condiviso con lo Sdi un progetto politico comune che ci ha visti correre insieme nella recente tornata elettorale. Abbiamo contribuito in modo determinante alla riconferma del partito in tutte le realtà comunali, senza però vederne riconosciuti meriti e risultati.

Siamo indignati dalla riconferma ad Orvieto, e in altri comuni, della compagine precedente nelle stesse persone - ha continuato Moretti - detentrici di consensi clientelari che senza il nostro contributo non avrebbero ottenuto lo stesso successo".

Moretti, non certo parco di frecciate a Gialletti, Desideri e Barbabella, ha parlato anche dei rapporti con Giancarlo Parretti e della sua ventilata e poi sfumata candidatura alle europee.

"Ho ricevuto una telefonata personale da De Michelis - ha detto Moretti a margine della conferenza stampa - assolutamente non disposto alla presenza di Parretti alle europee tra le fila del nostro partito".