L'interrogatorio della Lorenzetti

di Simona Coccimiglio

Si presenta in procura alle 15,20 Maria Rita Lorenzetti, presidente della Regione Umbria, convocata per rispondere, in qualità di persona informata dei fatti, alle domande del magistrato sulla vicenda rifiuti campani.

Qualche minuto per scendere dalla macchina ufficiale, per infilare la giacca, prendere borsa e documenti.

Tailleur marrone, foulard giallo, occhiali da sole, pezzi di carta in mano, passo deciso.

Così la "governatrice" dell'Umbria, accompagnata dal suo autista rigorosamente in abito grigio e macchina nera, varca, alle 15,30 in punto, il portone del palazzo di giustizia orvietano.

Un interrogatorio fiume, durato fino a tarda sera, quello che l'ha vista contrapporsi al procuratore capo Calogero Ferrotti.

L'accordo sottoscritto tra Umbria e Campania, sia sotto il profilo politico che tecnico, per fronteggiare l'emergenza rifiuti che rischiava di mettere in ginocchio un'intera regione.

Questo, plausibilmente, il filo conduttore di un'audizione durata più di quattro ore che potrebbe cambiare il proseguo dell'intera inchiesta.

Un'inchiesta serrata che solo in corso d'opera ha mostrato la sua complessità, coinvolgendo ben otto persone raggiunte dall'avviso di garanzia.

Nomi "eccellenti", dall'ex commissario straordinario per la Campania Giulio Facchi, all'assessore regionale all'ambiente Danilo Monelli all'ex sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi.

Un'inchiesta che si arricchisce di nuovi filoni.

A pochi giorni dal sequestro dei 30mila metri quadri di superficie realizzati, secondo gli inquirenti, per ampliare la discarica, la magistratura starebbe infatti concentrando le indagini sul secondo accordo di convenzione stipulato fra Umbria e Campania per far fronte all'emergenza rifiuti.

All'attenzione di Ferrotti, in particolare, la frequenza degli arrivi e delle partenze dei tir carichi di rifiuti partenopei.

Ascoltata la Lorenzetti l'indagine sui rifiuti chiude i battenti per ferie. Almeno fino a settembre quando il titolare dell'inchiesta Ferrotti dovrebbe ascoltare amministratori e tecnici della Sao coinvolti negli accertamenti in atto.