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Un via nuova per il mare

A primavera prossima sarà aperta la variante di Castel Viscardo. Parola di assessore Stella. Costerà 5 mioni di euro, ma potrà cambiare la vita di almeno due paesi e le abitudini di 'viarie' di tanti

Il via alla variante di Castel Viscardo è storia emblematica di tanta Italia del passato e del presente.
Iniziata nel 1980 con il finanziamento di un miliardo e qualcosa, i lavori avviati allora hanno soltanto delineato il tracciato nel versante di Castel Viscardo, o poco più. Tante promesse, tanti soldi spesi in progettazioni, ma soltanto nel '99 le cose hanno preso il verso giusto, grazie, è un riconoscimento oggettivo, all'arrivo in Consiglio provinciale di un gruppo agguerrito di orvietani, capeggiato da Stella e Ricci, quelli più influenti. D'altra parte la riottosità dei ternani ad investire nell'Orvietano è fatto di sempre e non mai è stato possibile superla.
Lo stralcio ultimato lo scorso anno ha permesso di completare il tracciato sul versante di Viceno e di costruire opere consistenti di contenimento dei versanti e di regimazione delle acque. Sono stati spesi 2,5 milioni di euro e altrettanti ce ne vorranno per completare l'opera.

Ma tutto e in movimento- afferma Loriana Stella, vicepresidente della Provincia ed assessore alla viabilità- in quanto i soldi sono già in bilancio, l'appalto è stato espletato con la partecipazione di 108 aziende internazionali e i lavori sono stati assegnati al vincitore, il Consorzio coopoerative costruzioni".

Inizio dei lavori in autunno, dopo la definizione di tutte le procedure del caso. Entro l'anno sarà definito completamente tutto il tracciato e dopo qualche mese, intorno a marzo, si procederà all'asfaltatura e quindi all'apertura della strada. Nel frattempo, durante l'inverno- continua l'assesore- i camion che passano per Castel Viscardo potrebbero già utilizzare la variante ed offrire una sorta di collaudo".

La variante è molto di più di una strada per quella zona ed è propedeutica alla valorizzazione delle potenzialità di Castel Viscardo e del borgo di Viceno, entrambi soffocati e mortificati da un traffico pericoloso e soltanto di passaggio. La tranquillità e la qualità dell'ambiente possono sostenere lo sviluppo urbanistico di Viceno, previsto ma mai partito per lo scarso appeal che crea  la condizione viaria attuale. La stessa condizione, in dimensione maggiore e con più ricchi motivi di attrazione vale per Castel Viscardo.
A questo stato dell'arte è giunto il momento di iniziare a ragionare sul futuro e individuare realisticamente azioni che possano favorire la vitalità di Viceno, paese in via di estinzione, e valorizzare il capoluogo Castel Viscardo alla luce della nuova viabilità, che certamente produrrà effetti di grande impatto.

Pubblicato il: 26/07/2004

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