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Nuovi servizi per gli anziani umbri

Qualificare i servizi a favore degli anziani attraverso interventi finalizzati a garantire l'autosufficienza e la buona qualità della vita

Approfondimento

di Redazione
Qualificare i servizi a favore degli anziani attraverso interventi finalizzati a garantire l'autosufficienza e la buona qualità della vita; attuare una concreta integrazione tra interventi sociali e sanitari per definire un piano regionale per gli anziani non autosufficienti e costituire un osservatorio regionale sulle problematiche della terza età. Sono questi gli obiettivi di un "verbale d'intesa" stipulato tra Regione dell'Umbria, sindacati pensionati di Cgil, Cisl, Uil regionali e il "Comitato unitario pensionati lavoro autonomo" (Cupla).


I contenuti dell'accordo sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa, dall'assessore regionale alle politiche sociali Gaia Grossi, da Mario Bravi dello Spi-Cgil, Mauro Gobbo della Fnp-Cisl, Giuseppe Terradura della Uilp-Uil e da Antonio Sereni del Cupla. «Con l'accordo - ha spiegato l'assessore Grossi - si stabilisce tra l'altro, di destinare una somma di 1milione 165mila euro (pari al 30% di quanto previsto dal fondo sociale regionale 2002 per le politiche a favore degli anziani) che sarà utilizzata dai Comuni dei 12 ambiti territoriali, per interventi di innovazione e riqualificazione del comparto socio-assistenziale che sia di supporto alle famiglie anziane,o con persone anziane, attraverso servizi che garantiscano l'autosufficienza e la permanenza dell' anziano nel proprio ambiente.


L'assessore Grossi, nel dare atto dello impegno e dello spirito di collaborazione dimostrato dalle organizzazioni sindacali dei pensionati anche in tale occasione ha espresso «forte preoccupazione» per i tagli sui fondi per il sociale operati dal Governo con la finanziaria 2003. «Già quest'anno - ha ricordato Grossi - abbiamo ricevuto il 6% in meno e per il biennio 2004-2005 si avranno minori risorse pari al 22%». «Gli anziani rappresentano una grande risorsa per la società regionale - ha detto Mario Bravi, dello Spi-Cgil -, e con questo accordo si aggiunge un forte elemento di qualità al complesso delle politiche a favore della III età.


Il potenziamento della rete del welfare attraverso azioni specifiche, come pure l'integrazione dei servizi sociali con quelli sanitari - ha concluso Bravi -, rappresentano risposte di qualità per affrontare il problema dei non-autosufficienti che sono circa 30mila in Umbria». Di «significativo impegno unitario del sindacato su obiettivi che contribuiscono a costruire una vita dignitosa, dal punto di vista personale e sociale» ha parlato, Mauro Gobbo della Fnp-Cisl. Per Giuseppe Terradura dell'Uilp-Uil «c'è soddisfazione per l'accordo raggiunto, per la cui realizzazione - ha concluso - attiveremo, come da intese con l'assessore Grossi, un'azione di monitoraggio sui vari livelli di attuazione».

Pubblicato il: 24/01/2003

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