Palazzo dei Sette, la vera natura dell'accordo

di Simona Coccimiglio

Un centro multimediale aperto a tutti i cittadini, in cui potersi dedicare alla lettura di libri, giornali, riviste di ogni genere, il meglio dell'editoria italiana ed estera.

Il tutto in una struttura rimovibile che lascerà puntualmente spazio ai grandi eventi ospitati al Palazzo dei Sette.

Questa, stando a fonti istituzionali, la vera natura dei termini dell'accordo sottoscritto dalla vecchia giunta comunale e la libreria dei Sette per la gestione di tutto il primo piano dello storico palazzo da cui si erge la Torre del Moro.

Non un canone di affitto, ma una convenzione nell'interesse dello sviluppo culturale della città, che negli eventi promossi dalla libreria ha sempre trovato motivo di sviluppo culturale, sociale ed economico.

Di parere assolutamente contrario la Confcommercio, che proprio nei giorni scorsi aveva diramato un comunicato estremamente polemico nei confronti di questa decisione, accusando la vecchia Amministrazione comunale di voler "espropriare" un bene pubblico a vantaggio di un privato.

"Una decisione sorprendente - sottolineava la Confcommercio - perché si stabilisce che, da ora in avanti, la cultura passerà per questa libreria.

Con questo atto si consuma un vero e proprio esproprio eseguito dall'amministrazione nei confronti della comunità per quanto riguarda un immobile di grande prestigio sul quale si era concentrata l'attesa di un forte rilancio a beneficio di tutto il centro storico".