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Carabinieri, un anno di attività

Pugno di ferro contro l'immigrazione irregolare e lo sfruttamento di manodopera clandestina, la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Queste le priorità più urgenti della compagnia dei carabinieri di Orvieto per il prossimo futuro

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Lotta alla droga e al lavoro sommerso ad Orvieto e nel suo comprensorio.

Pugno di ferro contro l'immigrazione irregolare e lo sfruttamento di manodopera clandestina, la detenzione e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Queste le priorità più urgenti della compagnia dei carabinieri di Orvieto per il prossimo futuro.

Tirano le somme di 12 mesi di attività i militi dell'Arma: 60 arresti da gennaio a giugno 2004, contro i 21 effettuati nello stesso semestre del 2003.

180 grammi di sostanze stupefacenti sequestrate nei primi sei mesi del 2004 - solo 15 grammi nel corso dell'anno precedente-, 505 reati segnalati di cui 300 scoperti.

18 segnalazioni, 3 arresti per droga. 4530 controlli effettuati sulle strade più battute del territorio dal primo di gennaio al 30 giugno 2004, 27mila persone, 18mila veicoli controllati.

Nel corso dello stesso semestre del 2004 erano stati effettuati 3530 servizi di controllo.

18 mila erano state le persone controllate, 15 mila i veicoli oggetto di verifica da parte dei militari.

Un semestre di attività intenso quello appena chiuso dai carabinieri della compagnia di Orvieto.

Cominciato con l'arresto di quattro nomadi di origine croata per furto aggravato, proseguito con l'arresto in febbraio di S. B., tunisino clandestino accusato di aver ceduto una dose di droga a S. A. il ragazzo orvietano di ventitré anni morto per overdose.

Un semestre di attività che ha visto i carabinieri portare a termine con il sequestro di 160 grammi di cocaina, 3 arresti e 2 denunce l'operazione "Dog de Bordeaux mirata a stroncare lo spaccio della cocaina sul territorio.

Sei mesi di attività investigativa che hanno portato i militari a sgominare un racket di manodopera clandestina.

Un'organizzazione malavitosa capitana da un pregiudicato macedone di 36 anni e quattro "caporali", tutti finiti in manette con l'accusa di sfruttamento di manodopera irregolare.

Pubblicato il: 15/07/2004

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