Tessile in crisi, Cgil sul piede di guerra

di Simona Coccimglio

Tessile in crisi, occupazione femminile al palo.

La recente chiusura dell'impresa tessile Hamlet di Castelgiorgio scatena l'ira dei sindacati.

L'appello della Cgil alle istituzioni: "Avviamo una nuova fase di sostegno alle imprese tessili che nel comprensorio orvietano rischiano inesorabilmente di scomparire".

L'ex Lebole, l'Emmevi, piccole realtà produttive costrette nel giro di pochi anni alla chiusura.

I sigilli all'Hamlet rappresentano solo l'ultimo capitolo della grave crisi del settore tessile orvietano.

Che va ad acuire il fenomeno già dilagante della disoccupazione femminile.

"L'elenco delle ditte del settore tessile abbigliamento con un numero di occupati compreso fra 10 e 30 unità che hanno chiuso in questo biennio è lungo, afferma il segretario della Cgil Rita Paggio.

L'ennesima chiusura che impone anche alle istituzioni , oltre alle forze sociali ed economiche la necessità di mettere in atto tutti gli strumenti atti a favorire la permanenza e il nuovo insediamento di aziende del settore, considerato peraltro che ancora una volta sono le donne lavoratrici a subire un ulteriore restringimento delle opportunità di occupazione.

E' necessario pertanto addivenire al più presto ad una fase piu avanzata del Patto per l'innovazione e lo sviluppo e del Patto territoriale attuando strumenti di sostegno alle imprese manifatturiere e al settore della piccola e media industria che risulta indispensabile integrare con le altre filiere di sviluppo più tradizionali per questo territorio ed altrettanto necessarie come il turismo, l'ambiente e la cultura.

Con questi obiettivi - conclude Rita Paggio - la Cgil di Orvieto sta lavorando alla predisposizione di piattaforme programmatiche ed iniziative che, dal prossimo mese di settembre, chiameranno al confronto istituzioni ed imprese".