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Dichiarazione di guerra a Filippetti

Cgil, Cisl e Uil denunciano l'atteggiamento autoritario ed arrogante dell'amministrazione della Comunità Montana. Chiusura alla politica concertativa e modificazione degli assetti strutturali sono le accuse che vengono mosse alla giunta della Comunità Montana ormai in attesa di cambiamento.

Politica

"Le Rappresentanze Sindacali Unitarie della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana congiuntamente alla Fp-Cgil, Fps-Cisl, Fpl-Uil a conclusione della concertazione del 5 luglio 2004, denunciano l'atteggiamento autoritario ed arrogante dell'amministrazione che con atto unilaterale, di cui alla delibera di Giunta n. 65 del 7 luglio 2004, ha modificato l'assetto strutturale dell'Ente aumentando il già cospicuo numero delle sezioni". 

Comincia in questo modo il comunicato stampa dei sindacati dei lavoratori della Comunità Montana.  Un attacco fortissimo alla dirigenza dell'ente e, a quanto viene detto da molti dipendenti ormai senza alcuna remora identificato nell'ormai vecchia giunta della Comunità Montana e nel suo presidente - Valentino Filippetti -.   "A nostro giudizio il non aver preso in considerazione la proposta sindacale che suggeriva una riduzione del numero della struttura a beneficio di una maggiore razionalità dell'organizzazione del lavoro e di un più efficace utilizzo delle risorse umane adducendo come scusa l'imminenza dello scioglimento dell'attuale amministrazione, per poi procedere ugualmente alla modifica a proprio piacimento, ci sembra un atto inadeguato ed alquanto sospetto". 

"Riteniamo infatti molto grave - prosegue il comunicato stampa -  che un'amministrazione in scadenza abbia affrontato e deciso su aspetti di così grande rilevanza, condizionando, da un lato, la nuova giunta che dovrà essere insediata e dall'altro escludendo da ogni decisione il personale dipendente, unico protagonista nel raggiungimento di scelte programmatiche".

In relazione a tale atteggiamento di chiusura nei confronti della politica concertativa, i sindacati ritengono la decisione assunta grave ed ambigua e nell'attesa di potersi confrontare in modo più proficuo con la futura Amministrazione, si riservano di mettere in campo tutte le iniziative di lotta che si riterranno opportune.

Pubblicato il: 12/07/2004

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