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Una via per Monaldeschi

Una via del centro storico intitolata ad Ermanno Monaldeschi della Cervara, primo signore di Orvieto. Questa la mozione presentata in Consiglio Comunale, a firma di tutti i gruppi di maggioranza, da Franco Raimondo Barbabella, neo eletto consigliere in quota Sdi.

Società

Una via del centro storico intitolata ad Ermanno Monaldeschi della Cervara, primo signore di Orvieto. Questa la mozione presentata in Consiglio Comunale, a firma di tutti i gruppi di maggioranza, da Franco Raimondo Barbabella, neo eletto consigliere in quota Sdi."Auspico che quanto prima la proposta sia approvata - ha affermato - e realizzata, perché essa serva a diffondere una più larga e matura consapevolezza della complessità del"chi siamo", sia in termini di radici che di realtà attuale, per affrontare con lungimiranza i problemi di oggi".
Questo il testo della mozione.


I sottoscritti Consiglieri chiedono alla S.V. di iscrivere all'o.d.g. del prossimo Consiglio Comunale la seguente

MOZIONE

INTITOLAZIONE DI UNA VIA CENTRALE DI ORVIETO AD ERMANNO MONALDESCHI DELLA CERVARA

Premesso quanto segue
La pubblicazione del libro di Jader Jacobelli"La rete dei Monaldeschi" e la sua recente presentazione nella sala consiliare del Comune di Castel Viscardo hanno offerto l'occasione di riflettere sulla singolare vicenda di questa potente casata che dominò - nel bene e nel male, come accade per tutte le vicende umane - il territorio orvietano per quasi quattro secoli, dal XII° al XV°, per uscire poi definitivamente di scena verso la metà del XVIII°. Vicenda singolare perché, come ha rilevato proprio Jader Jacobelli sulla scorta di osservazioni, acute e pertinenti, del compianto on. Riccardo Misasi, pur avendo avuto tale rilevanza, essa è stata quasi espunta dalla memoria storica della loro città, talché nella toponomastica di Orvieto - che, come dappertutto, indica il rapporto degli abitanti con la propria storia - se ne rintraccia solo qualche segno, marginale e comunque inadeguato.
Eppure è passato ormai tanto tempo da quando le lotte fra guelfi e ghibellini, e fra le diverse fazioni in cui essi si erano col tempo divisi, insanguinavano le vie cittadine e producevano le alterne distruzioni di case e di torri delle famiglie di volta in volta perdenti. Ed è anche passato tanto tempo da quando la cultura liberale dell'ottocento considerò i guelfi amici del papa (ad Orvieto i Monaldeschi) fautori della tirannide e, all'opposto, i ghibellini amici dell'imperatore (ad Orvieto i Filippeschi) strenui difensori delle libertà dell'antico comune, una posizione questa che appunto non è difficile riscontrare proprio nella toponomastica del nostro centro storico.
Può darsi però che il passare del tempo da solo non basti a farci sentire superati gli antichi contrasti. A ciò ci può aiutare tuttavia la razionalità della ricerca e l'equanimità del giudizio storico e, soprattutto, l'idea, stabilmente conquistata anche se frequentemente non praticata, che i meriti vanno sempre riconosciuti, anche quando i grandi personaggi non appartengono alla parte con la quale più o meno consapevolmente sentiamo di avere più forti affinità.

Considerato dunque
che ormai è tempo di guardare alle vicende storiche anche di Orvieto senza le passioni stringenti dell'attualità o le lenti deformanti dell'ideologia e di fissare perciò con un segno chiaro la consapevolezza matura della città della sua propria storia;
che questo può essere fatto intitolando una delle vie principali di Orvieto ad Ermanno Monaldeschi della Cervara, che all'inizio del '300 e per oltre trent'anni fu il personaggio più rappresentativo della città e del suo territorio e che Jader Jacobelli nel libro sopra citato definisce"un grande" per le sue qualità, militari e civili, politiche e diplomatiche, un uomo che seppe esprimere una forte capacità di governo con una lungimiranza per i tempi davvero rara;

Il Consiglio Comunale di Orvieto
1. Approva la proposta di intitolare una via centrale di Orvieto ad Ermanno Monaldeschi della Cervara;
2. Impegna il Presidente del Consiglio ed il Sindaco ad operare, nei rispettivi campi di competenza, perché venga formulata con tempestività un'ipotesi da sottoporre all'esame dello stesso CC per la sua successiva realizzazione.

I Consiglieri: Barbabella - Gambetta - Meffi - Piccini - Imbastoni

Pubblicato il: 11/07/2004

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