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Il vecchietto, col caldo, dove lo metto?

Un'ordinanza del ministro della sanità Sirchia chiede alle strutture sanitarie locali di"occuparsi" degli anziani a rischio per il grande caldo. Lo devono fare in accordo con i comuni - che devono fornire l'anagrafe delle persone tra i 65 e i 75 anni - e la Protezione Civile che insieme alla Asl e agli enti devono intervenire in caso di emergenza. E ad Orvieto che succede?

Società

Un'ordinanza del ministro della sanità Sirchia chiede alle strutture sanitarie locali di"occuparsi" degli anziani a rischio per il grande caldo. Lo devono fare in accordo con i comuni - che devono fornire l'anagrafe delle persone tra i 65 e i 75 anni - e la Protezione Civile che insieme alla Asl e agli enti devono intervenire in caso di emergenza. L'analisi del Comune di Orvieto, sostenuta dai dati analizzati dal servizio di Protezione Civile - ha evidenziato che gli anziani sono 5529. Fra questi si stima il rischio per 5-700 persone. L'ordinanza di Sirchia, che individua un problema reale, ha però una pecca: non è finanziata. Così i comuni, la protezione civile e la Asl si devono"arrangiare". 

Potevamo pensare - afferma il delegato alla Protezione Civile di Orvieto Giuliano Santelli con una battuta - di accompagnare le persone a rischio in ambienti condizionati quali il Sidis e la Coop dalla mattina alla sera". Insomma, il ministro ordina gli interventi ma senza alcuna copertura economica.  Ed allora il Comune di Orvieto che fa.
D'accordo con il Sindaco e il responsabile di Protezione Civile - afferma  il neo-assessore competente Cecilia Stopponi - convocheremo lunedì tutti i soggetti interessati dall'ordinanza del ministro oltre ai sindaci del circondario, l'Assessore provinciale al Ramo - Gianpaolo Antoniella - i responsabili dei vari circoli per anziani presenti sul territorio comunale, l'ufficio di Cittadinanza, le associazioni di volontariato laiche e cattoliche, l'Asl n. 4".

Avete ipotizzato un piano di intervento in caso di forte innalzamento della temperatura?
Vista l'alta percentuale di anziani nel nostro territorio - prosegue l'assessore - abbiamo pensato di proporre un piano definitivo. Grazie ai convettori che sono stati smontati dai moduli utilizzati per il post terremoto, abbiamo pensato di condizionare i circoli per anziani del territorio al fine di trovare delle soluzioni ottimali per la popolazione. Metteremo immediatamente in atto la verifica del fabbisogno energetico dei circoli. Inoltre - conclude la Stopponi - interverremo anche a sostegno dei casi più specifici di anziani o malati che non possono muoversi dalle proprie abitazioni.

Infine il nostro territorio già da tempo fa fronte al monitoraggio di parte della popolazione anziana con il telesoccorso e l'assistenza domiciliare.  Servizi messi in campo grazie alle importanti sinergie tra Comune, Asl e associazioni di volontariato laiche e cattoliche".

La soluzione prospettata potrebbe essere definitiva - aggiunge Santelli - proprio perché installeremo dei convettori che possono inviare sia area calda che fredda e questo garantirebbe utilità non solo nella stagione calda".

Pubblicato il: 10/07/2004

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