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Fiocco rosa sulla provinciale, si improvvisano ostetrici in attesa dell'ambulanza

Sono Marco Gobbi, Michela Gobbi, Matteo Cassetta e Marco Primi i giovani protagonisti di questa straordinaria storia a lieto fine "che a raccontarla - affermano in coro - ha davvero dell'incredibile"

Cronaca

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

Si improvvisano ostetrici in attesa dell'ambulanza arrivata quando già la piccola riposava sul petto della madre.

Sono Marco Gobbi, Michela Gobbi, Matteo Cassetta e Marco Primi - quattro giovani di Castiglione in Teverina di età compresa fra i 16 e i 18 anni - i protagonisti di questa straordinaria storia a lieto fine "che a raccontarla - affermano in coro - ha davvero dell'incredibile".

La bambina, figlia di una coppia di extracomunitari, ha visto la luce intorno all'una della scorsa notte lungo la strada provinciale che da Orvieto porta a Castiglione in Teverina.

"Stavamo tornando a casa - afferma Marco Gobbi, il maggiore dei quattro - dopo aver trascorso la serata in un locale del centro storico di Orvieto quando, all'altezza del bivio per Castiglione, ci siamo imbattuti in un uomo che chiedeva aiuto.

Spaventati dalla sua insistenza ma preoccupati di capire che cosa ci stesse dicendo in un italiano poco comprensibile, ci siamo resi conto che a bordo della Volkswagen Golf ferma a lato della strada si trovava una donna in pieno travaglio.

Abbiamo subito avvertito il 118 ma la piccola che portava in grembo aveva fretta di nascere".

È in quel momento che in preda al panico, ma con grande coraggio, i quattro ragazzi - di cui il più grande ha solo 18 anni - hanno assistito l'uomo nel far partorire sua moglie.

"Abbiamo seguito alla lettera - continua Marco - le istruzioni che ci arrivavano dal pronto soccorso attraverso il telefono cellulare. Per fortuna non si è rivelato un parto difficile né complicato e la bambina è venuta alla luce sana e salva. Tutto è finito rapidamente, alla stessa velocità con cui era cominciato".

"Ci hanno detto di legare il cordone ombelicale - dice emozionata la più piccola del gruppo, Michela Gobbi -.

Non avevamo niente per farlo, se non il mio braccialetto di cuoio.

Abbiamo usato proprio il mio bracciale che in qualche modo, ha unito me e la bambina nella notte più magica che mi sia mai capitato di vivere".

"Una volta venuta al mondo, abiamo adagiato la piccola sul petto della madre. Finalmente, di lì a poco è arrivata l'ambulanza del 118".

Tenendo la neonata fra le braccia la donna, visibilmente provata, è stata trasportata insieme a sua figlia all'ospedale di Orvieto dove tuttora è ricoverata.

"Abbiamo un solo impianto - concludono i giovani "ostetrici" -, non conoscere il nome della piccola. Domani (oggi ndr) andremo a trovarla, sentendoci partecipi di un miracolo straordinario.

È un 'esperienza che non dimenticheremo mai, la più incredibile che ci potesse capitare".

Pubblicato il: 09/07/2004

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