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Baschi, là dove ''osano'' le industrie

La zona industriale di Baschi  è"area strategica". Si tratta dell'unica realtà sul territorio dell'Orvietano che la Regione ha classificato secondo questi parametri. Sono 12 complessivamente in tutta l'Umbria.

Economia

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La zona industriale di Baschi  è"area strategica". Si tratta dell'unica realtà sul territorio dell'Orvietano che la Regione ha classificato secondo questi parametri. Sono 12 complessivamente in tutta l'Umbria. Proprio l'area industriale di Baschi rappresenta il fiore all'occhiello del lavoro sviluppato dal consorzio CrescEndo, strumento di animazione economica del territorio.

Il comune di Baschi, demograficamente piccolo, beneficia degli influssi positivi della sua vicinanza all'autostrada e al comune di Orvieto - spiega Marco Marino, presidente del consorzio CrescEndo - Qui il compito del consorzio è stato facilitato anche dalla lungimiranza e dalla tenacia del sindaco, Isauro Grasselli, che ha scommesso il tutto per tutto. Anche nei momenti di maggior difficoltà ha saputo tener duro. Ed ha vinto".

Dopo il mancato appalto del colosso della distribuzione francese Intermarchet, non si sono fermate le attività di animazione economica e nell'area di Baschi è arrivata la Profer System (Arezzo)."Si tratta - prosegue Marino - di uno stabilimento per la produzione di manufatti prefabbricati in cemento e ferro, che occupa per intero i 40.486 metri quadrati corrispondenti al secondo stralcio di ristrutturazione dell'area. Ed ha portato gli stessi risultati in termini occupazionali che prospettava la ditta francese".

L'intenzione della Profer System è quella di spostare il fulcro della propria attività presso lo stabilimento di Baschi creando nell'area un incremento occupazionale di circa 70 addetti, con la possibilità poi di divenire il propulsore per la formazione di un consistente indotto. L'esempio della Profer System è indice di una realtà che negli ultimi anni ha dimostrato di essere in forte espansione. In due anni le aziende di produzione industriale e artigianale residenti nella zona sono salite da 13 a 16. Due sono gli stralci dei lavori realizzati e il terzo partirà non appena saranno disponibili le risorse pubbliche (630 mila euro).

L'impegno del CrescEndo è forte e intanto per la zona il sindaco neo rieletto pensa ad una seconda area artigianale per piccole imprese nella parte alta del Comune. Ma l'esigenza più immediata è quella di semplificare la viabilità che congiunge il casello dell'autostrada all'area industriale, dando anche ulteriori capacità di sviluppo dell'area integrandola ed ampliandola sulle direttrici principali di collegamento."Le aziende soddisfano i parametri di produttività ed occupazione che il consorzio pretende - conclude Marino - per concedere i propri servizi a sostegno del loro sviluppo. Una grossa ditta di trasporti, ad esempio, che è qui residente dal 2002,  in un paio d'anni ha raddoppiato il personale, passando da 20 a 40 dipendenti". 

Pubblicato il: 09/07/2004

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