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L'ATO convoca associazioni e sindacati per discutere il problema

"Non è possibile che chiunque, istituzioni comprese, cavalchi questo tipo di problematiche con obiettivi diversi da quelli della salvaguardia degli effettivi interessi della comunità". Così Marino Capoccia, pur dichiarandosi aperto ad ogni contributo

Lunedì 5 luglio, alle ore 10,30, ad Orvieto, presso la Sala del Governatore"Palazzo dei Sette", è convocato un incontro con le organizzazioni sindacali, di categoria, le associazioni dei consumatori ed il difensore civico della Provincia di Terni per fare il punto sul Servizio Idrico Integrato e sulle forme di tutela dei cittadini utenti. Lo comunica l'ATO2.

In qualità di garante del servizio idrico -si legge nel documento firmato dal presidente Marino Capoccia- l'Autorità di Ambito ha sempre preso tempestive iniziative verso il gestore quando questi non garantiva la qualità del servizio da fornire ai cittadini così come stabilito dalla Convenzione di gestione. La stessa sospensione del pagamento delle bollette considerate"anomale" per iniziativa dell'Ato era stata già determinata precedentemente all'incontro svoltosi presso il Comune di Orvieto.

È inevitabile che il subentro alle gestioni dirette in economia dai comuni non è cosa semplice, così come lo stesso rapporto diretto con gli utenti, ma se in qualche Comune è più complicato che altrove è certo che vi sono dei motivi e questo la commissione tecnica appositamente istituita lo appurerà nell'arco dei 60 giorni previsti.

I cittadini utenti debbono essere certi che, anche in virtù della legge che governa i servizi idrici, L.36/94, e che  assicura loro una voce ed un ruolo attivo e da protagonisti nella gestione del servizio, si addiverrà a breve alla costruzione di una precisa anagrafe sui consumi dell'acqua, senza sbavature o imprecisioni.

E per far  questo  è necessaria la massima collaborazione, nell'interesse dell'utenza.

Nelle trasformazioni complesse come quelle che riguardano la riorganizzazione dei servizi e come nel caso in questione, non può essere, però,  la demagogia a farla da padrone. I cittadini dovranno stare tranquilli che tutte le anomalie saranno verificate, tutti gli errori saranno corretti ed ognuno saprà con chiarezza quanto consuma e quanto paga per il servizio che gli viene offerto.

Questo pertanto non può consentire di mischiare le ragioni dell'uno con la furbizia dell'altro, nel senso che una cosa sono le anomalie riportate nella bolletta per la mancata comunicazione dei nuclei familiari, per la errata registrazione della residenza o altro tipo di errori, altra cosa sono le perdite del proprio impianto, gli sprechi e quant'altro.

L'Autorità di Ambito e le istituzioni tutte debbono essere garanti di tutti i cittadini e non solo di quella parte che protesta poiché ad ogni cittadino è garantita la correttezza della propria posizione.

Non è possibile infine, per contro, che chiunque, istituzioni comprese, cavalchi questo tipo di problematiche con obiettivi diversi da quelli della salvaguardia degli effettivi interessi della comunità.

Pubblicato il: 02/07/2004

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