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Rotto il tubo radiologico, la Tac è fuori uso

Da venerdì scorso i pazienti che abbiano necessità di effettuare il delicato esame diagnostico sono dirottati verso altre strutture. Sarà così ancora almeno fino alla fine della settimana, quando è previsto l'arrivo del pezzo di ricambio, 100 mila euro circa, e dunque la riparazione. Poi i tempi tecnici per effettuare le tarature. Insomma, il servizio della tac non dovrebbe tornare disponibile fino alla prossima settimana

Sanità

di Stefania Tomba

Rotto il tubo radiologico, la Tac è fuori uso per 15 giorni. Questi i tempi di riparazione della particolare apparecchiatura medica all'Ospedale Santa Maria della Stella di Orvieto. Da venerdì scorso i pazienti che abbiano necessità di effettuare il delicato, quanto urgente, in alcuni casi, esame diagnostico sono dirottati verso altre strutture (Terni, Perugia, Città della Pieve).

Sarà così ancora almeno fino alla fine della settimana, quando è previsto l'arrivo del pezzo di ricambio, 100 mila euro circa, e dunque la riparazione. Poi i tempi tecnici per effettuare le tarature. Insomma, il servizio della tac non dovrebbe tornare disponibile fino alla prossima settimana. Un disservizio di 15 giorni non pare ragionevole per una azienda che dovrebbe essere in grado di garantire la perfetta efficienza. Stupisce soprattutto l'evidente assenza di contratti di assistenza e manutenzione, pure previsti, che garantirebbero tempi più rapidi per la soluzione di queste emergenze.

Si tratta di contratti onerosi, è vero. Ma la sicurezza e l'efficienza difficilmente passano dal risparmio, specie se, come nel caso del nosocomio orvietano, l'obiettivo è quello di rappresentare una punta d'eccellenza dell'emergenza-urgenza. L'attività radiologica con servizio tac garantita 24 ore su 24 è, infatti, uno dei requisiti base per gli ospedali che, per le loro caratteristiche organizzative e le loro potenzialità, intendono inserirsi proprio nella rete dell'emergenza-urgenza.

Fin dalle prime dichiarazioni alla stampa il direttore generale della Asl di Terni, Denio D'Ingecco affermò che"l'ospedale è importante non tanto per le sue attrezzature quanto per le risorse umane che vi operano all'interno". Qualche giorno fa si è espresso, sempre a caccia del risparmio, bacchettando i medici di base per la prescrizione facile di esami costosi."Lo Stato non riesce a coprire neanche i nuovi contratti della dirigenza sanitaria - affermava il direttore - La partita è dura, stiamo tentando di razionalizzare le risorse". È giusto tagliare, ma senza rischiare di lasciare un servizio essenziale in attesa di riparazione per 15 giorni.

Pubblicato il: 29/06/2004

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