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Sale la permanenza ma i problemi rimangono

Gli obiettivi del Sistema turisitico locale per potenziare il settore. Il peso dell'insuccesso del Palazzo dei congressi. Sarebbe utile un assessore dedicato la turismo

Turismo, sale l'indice di permanenza sulla Rupe e nell'Orvietano. È quanto emerge dal confronto dei dati del movimento alberghiero ed extralberghiero negli ultimi 3 anni.
Per mantenere e sviluppare questo trend Orvieto ha deciso impegnarsi nella promozione e commercializzazione telematica, nella qualificazione dell'offerta turistico-ricettiva, nella promozione della qualità e nel sostegno alle iniziative culturali. Sono questi  gli strumenti che saranno attivati dal "Sistema turistico locale"(Stl), un progetto regionale cui Orvieto ha aderito insieme ad altre 7 realtà in tutta l'Umbria. Già stanziati dalla Regione oltre 2 milioni 600 mila euro per i progetti relativi al primo programma degli 8 Stl aderenti, che costituiscono l'ossatura dell'organizzazione dei servizi turistici della regione.
Il fine è  agganciare il target medio-alto al quale la città, ma anche il suo territorio, sono naturalmente vocati.
La"destagionalizzazione" dei flussi costituisce un altro obiettivo da perseguire  attraverso un calendario di eventi che mantenga costante l'appeal della città durante tutto l'anno. Oltre alle manifestazioni tradizionali, Palombella, Corpus Domini (maggio-giugno), attorno alle quali sono fiorite nuove giornate di festeggiamenti, Orvieto registra una incostante crescita di presenze agli appuntamenti tradizionali di"Orvieto con Gusto"(ottobre) e"Umbria Jazz Winter"(dicembre). Ed ha tenuto a battesimo quest'anno l'edizione zero di"Orvieto Musical cinema"(giugno), un festival di forte dimensione internazionale sulla musica nel cinema. L'offerta si amplia, nella città del"buon vivere", con le attività dell'Enoteca Regionale e del Palazzo del gusto, in fase di completamento. La certificazione di un marchio di qualità, non solo storica e culturale ma anche ambientale, dovrà garantire l'offerta della città e del territorio.
Dalla salvaguardia delle peculiarità ambientali passa, infatti, il successo e il trend positivo di prolungamento delle permanenze registrati negli agriturismi di tutto il comprensorio. Ma la vera svolta consiste nell'adeguamento della risposta alberghiera e nella sua riqualificazione per rispondere a standard elevati di accoglienza.
I dati confermano una ricettività a 3-4 stelle che si è mantenuta del tutto inalterata nel corso dei 3 anni presi a campione.
Su questo tema si gioca il successo del Palazzo dei Congressi, struttura tra le più attraenti in Italia, che ha totalmente disatteso le legittime aspettative di sviluppo del turismo congressuale, su cui è invece essenziale puntare. Oltre dieci anni senza crescita, tra tentativi di gestione improntata alla buona volontà ma comunque"bloccata" di fronte alla limitatezza dell'offerta ricettiva della città, inadeguata  all'ospitalità congressuale. Una struttura come il Palazzo dei congressi fattura poco più di 50.000 euro all'anno, i 100 vecchi milioni,  ed ha lavorato nel 2003 soltanto 144 giorni e soprattutto con riunioni di associazioni o partiti, con convegni senza ampio respiro e prospettiva, neppure buoni come investimento sull'immagine. La convenzione con il Consorzio Orvieto Promotion per la promozione del Centro Congressi porterà miglioramenti, ma il punto di partenza è sconfortante e sarebbe decisamente utile la creazione di un assessorato al turismo da assegnare a persona di rilievo, corrispondente alla centralità del tema.

 

Pubblicato il: 29/06/2004

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