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Mercato del lavoro, cala il numero degli occupati nell'Orvietano

Una flessione negativa del 25,2 per cento negli avviamenti al lavoro si è  registrata nel corso del 2003 nella città del Duomo e nei paesi del suo comprensorio. I dati, relativi all'ultimo"Rapporto sul mercato del lavoro nella provincia di Terni" non lasciano spazio a dubbi

Economia

di Simona Coccimiglio

Mercato del lavoro, cala il numero degli occupati nell'Orvietano.

I dati, relativi all'ultimo"Rapporto sul mercato del lavoro nella provincia di Terni" non lasciano spazio a dubbi.

Una flessione negativa del 25,2 per cento negli avviamenti al lavoro si è infatti registrata nel corso del 2003 nella città del Duomo e nei paesi del suo comprensorio.

Quanto alla distribuzione dell'occupazione all'interno dei tre settori di attività, nell'Orvietano la maggior parte degli inserimenti lavorativi riguarda il settore agricolo (con una percentuale del 46,2 per cento)  caratterizzato da un'accentuata attività stagionale, e il settore terziario (che si attesta sl 35,5%)  legato al turismo.

Il grave squilibrio tra  domanda e offerta che affligge il mondo del lavoro su tutto il territorio viene di nuovo messo a nudo dall'attività di monitoraggio operata sul mercato del lavoro dai centri per l'impiego di Terni e Orvieto.

Al 31 dicembre 2003 1882 persone erano iscritte al vecchio ufficio di collocamento cittadino.

Di queste 33 adolescenti, 1017 giovani, 1706 adulte. Indiscutibile segno delle difficoltà di conciliare le esigenze delle aziende distribuite sul territorio con quelle delle persone in cerca di occupazione.

Una situazione che deve essere letta anche tenendo conto di un tasso di scolarizzazione piuttosto elevato nell'Orvietano.

Significativo il fatto che ad essere in cerca di lavoro siano soprattutto donne di media età la cui percentuale di iscrizione al centro per l'impiego di Orvieto raggiunge il 52 per cento.

Cresce sul territorio il numero di lavoratori immigrati, in proporzione alla forte diffusione del fenomeno delle badanti.

A cercare lavoro soprattutto donne, di età non più giovane e provenienti da paesi dell'est Europa, in particolare Albania e Romania. Al 31 dicembre 2003, 56 stranieri risultavano iscritti al Centro per l'impiego di Orvieto.

Stando ancora  ai dati del rapporto sul mercato del lavoro 2003 Orvieto registra la più bassa incidenza di imprenditorialità femminile, rispetto per esempio a Terni e a Fabro.

Dato che emerge in maniera preoccupante considerato il fatto che un approfondimento relativo all'incidenza di imprese femminili per ciascuno dei comuni della Provincia di Terni evidenzia che le punte massime di presenza si riscontrano in comuni come Monteleone, Ferentillo, Stroncone, Calvi, Sangemini, Acquasparta.

Comuni, come Orvieto, accomunati da una dimensione assai contenuta e una fortissima vocazione agricola.

 

Pubblicato il: 28/06/2004

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