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Il laghetto della vergogna. Un'opera assurda sotto l'aspetto paesaggistico, orribile, inutile. Ma è una pozza che si può facilmente riempire

Quel laghetto deturpa il paesaggio più di quanto abbiano fatto ferrovie e autostrada. E senza servire a niente

Cronaca

Ci sono giudizi che sono affidati al gusto e "de gustibus non est disputandum". Ma quel laghetto giù a Ciconia, adiacente alle scuole, è una bruttura paesaggistica oggettiva, indiscutibile, allucinante.

Lo Scalo, come tutti gli scali, è la stazione di un paese, intorno a cui sorgono abitazioni e servizi e poi un altro paese.

Non ho mai visto uno Scalo decente, ma quello di Orvieto è decisamente indecente per natura e per crescita. In più a rovinare l'ambiente ed il paesaggio ci sono due ferrovie ed un'autostrada. Non è bastato e qualcuno ha pensato al laghetto, quella macchia invereconda che sporca l'occhio, inutile ed inopportuna.

Quando si passa da quelle parti, tra lo Scalo e Ciconia, è tutto così raccapricciante che al laghetto non ci si fa caso e si sopporta anche l'idea che possa esserci. Non c'è prospettiva e non ci si rende conto che impatto possa avere quella pozza d'acqua. Ma se capita di vederlo da lassù, dalla Rupe, si sente un dolore lancinante. È una sferzata contro il buongusto ed il buonsenso.

Giù, nei meandri più cupi e dolorosi dell'Inferno chi ha concepito una "cosa" simile. Ci auguriamo che qualche anima buona, di quelle che contano, decida di far riempire la pozza e di trasformare quel luogo in una selva verde e rigogliosa.

Foto1- Il laghetto dalla Rupe

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Pubblicato il: 21/01/2003

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