Elezioni, la Cdl orvietana fa i conti con la sconfitta

di Simona Coccimiglio

La Casa delle Libertà orvietana fa i conti con la scarsa percentuale di suffragi ottenuta da Luca Giardini, candidato a sindaco per Alleanza nazionale e Forza Italia.

Un 20,1% che mortifica le attese di chi, all'interno del centrodestra, sperava in uno storico quanto improbabile"ribaltone" che avrebbe portato al rinnovo della Amministrazione comunale.

Puntano il dito contro una strategia"perdente" Antonio Barberani, coordinatore comunale di Forza italia e Carlo Perali, esponente del partito azzurro , detrattori non sospetti della candidatura di Giardini alla fascia tricolore di Orvieto e fautori di una linea tesa a far scendere in campo un candidato attrattivo per l'elettorato di centrosinistra, ma sconfessata dalla maggioranza della dirigenza orvietana del partito.

Ma è proprio contro Barberani che sono diretti in queste ore gli strali della dirigenza forzista pronta a chiederne le dimissioni in favore di Potito Spadavecchia già candidato nella lista di forza Italia al Consiglio comunale.

Dati elettorali poco confortanti anche per An che perde 527 voti rispetto alle elezioni comunali del '99, scendendo dal 13,9% al 9,9% con una flessione del quattro per cento.

Il dato che ci riguarda non è certo esaltante - dichiara Andrea Sacripanti, presidente del circolo di An - ma nemmeno catastrofico visto che siamo riusciti a riconfermare i due consiglieri di lista.

Sono certo che il valore dei consiglieri comunali saranno determinanti sia per riprendere il consenso che fisiologicamente ci appartiene, sia per strutturare una opposizione costruttiva forte e intransigente verso il sistema".