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Mentre sulla Rupe scatta il toto assessori, Mocio lavora alla nuova squadra di governo della città

Ufficiale. Conticelli perde un consigliere, Borri. È eletta Sargenti, Margherita. Tutti gli eletti

Politica

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di Simona Coccimiglio

Si respira aria di trionfo nel centrosinistra orvietano dopo la lunga nottata elettorale che ha consacrato Mocio primo cittadino della città del Duomo.

La soddisfazione si nasconde a fatica sotto baffi sorridenti e volti distesi ma con gli occhi rivolti alla composizione della giunta che insieme al nuovo sindaco governerà Orvieto nei prossimi cinque anni.

E mentre sulla Rupe è già scattato il toto assessori sono in molti a voler salire sul carro dei vincitori.

Mocio intanto, alle prese con una sinistra che supera il 50%, è al lavoro per formare la sua squadra di governo su cui, inevitabilmente, peseranno i rapporti di forza consolidati dal risultato elettorale.

A farla da padrone nella futura giunta i Democratici di sinistra forti di un 29,6 per cento che li sancisce primo partito di Orvieto e partito di maggioranza relativa all'interno della coalizione.

Quattro, secondo le indiscrezioni, gli assessori in quota diesse.

Carlo Carpinelli, vicesindaco in pectore, sarebbe tra i più papabili per gestire importanti deleghe.

Per quanto riguarda gli altri assessori, scontata la nomina di Giuseppe Germani e Massimo Frellicca (faceva parte degli accordi preelettorali ndr) rispettivamente assessore ai Lavori pubblici e al Bilancio, Commercio, Informatizzazione, Organizzazione, Risorse dell'Ente e Sport. Nuovo ingresso in giunta sarebbe Teresa Urbani.

I compagni di partito avrebbero richiesto per lei, coordinatrice delle donne diessine e responsabile del consultorio cittadino, l'assessorato alle politiche sociali e educative finora ricoperto da Maurizio Negri.

Quest'ultimo, assessore uscente in quota Rifondazione comunista, non è stato infatti rieletto ed è per questo che la dirigenza del partito punterebbe su altri esponenti.

Paolo Antoniella, Giancarlo Imbastoni, Giovanni Iacarella, i più votati della lista i probabili.

Intanto le altre forze politiche della coalizione si stanno muovendo per ottenere un posto al sole.

I Socialisti riformisti dello Sdi faranno richiesta di un assessorato che già avevano nella giunta Cimicchi in Nazzareno Desideri, così come i Comunisti italiani che rientrano in giunta grazie al risultato elettorale che li attesta al 6,9%.

Mettere d'accordo tutti non sarà facile per il neo eletto sindaco.

Mocio infatti avrebbe tutta l'intenzione di premiare il suo partito con la presenza in giunta di un assessore al quale gli alleati avrebbero già provveduto ad intimare il semaforo rosso

Pubblicato il: 16/06/2004

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