Chiusi i battenti della prima edizione di"Orvietocortofest"

di Stefania Tomba

Ha chiuso i battenti sabato sera la prima edizione di"Orvietocortofest". Oltre 200 i video che hanno chiesto di concorrere al primo Festival del cortometraggio promosso dall'Arci nuova associazione di Orvieto e dal Circolo cinematografico"Armata Brancaleone", con la collaborazione di Coop centro Italia - sezione soci di Orvieto e con il patrocinio del Comune di Orvieto , 53 quelli ammessi (38 a tema libero e 15 a tema).

Questi i numeri della manifestazione che si è svolta in una tre giorni presso la sala degli Archi del palazzo dei Sette di Orvieto. Il Festival è stata pensato nel tentativo di promuovere e diffondere il genere del cortometraggio. Far crescere il corto, ancora considerato un fratello minore e povero del cinema tradizionale, che non gode ancora di sovvenzioni pubbliche e distribuzioni adeguate. L'intento degli organizzatori è quello di coinvolgere e mettere in gioco chiunque, attratto dal dirigere, sceneggiare, recitare, montare una storia, abbia accolto il desiderio di mettersi alla prova. Il concorso era articolato in due sezioni:"cortolibero", al quale potevano partecipare tutti i tipi di corti, e"cortosumisura", incentrato quest'anno sul tema dell'acqua, soggetto che si presta alle più svariate interpretazioni e che può far riflettere su importanti questioni attuali che riguardano il futuro dell'intero pianeta: la possibilità di vivere in modo più giusto, intelligente, equilibrato. Unica limitazione la durata: non oltre i 30 minuti.

Ecco i corti premiati dalla giuria di qualità composta da Guido Barlozzetti, giornalista televisivo e critico cinematografico, Pino Strabioli, attore teatrale e presentatore televisivo, Luciano Costantini, presidente del Circolo cinematografico"Armata Brancaleone", nel corso della serata finale presentata da Gianluca Foresi. Miglior corto della sezione cortomisura, l'acqua-Acqua morta" di Stephan Fishnaller, miglior corto della sezione cortolibero -"The offering" di Paul Lee, miglior soggetto -"Ciancià" di Andrea Burrafato, premio speciale giuria -"Hinc et inde" di Werther Germondari. Gli autori dei corti vincitori di ciascuna sezione hanno ricevuto un premio paria a 300 euro. Inoltre, le opere vincitrici potranno essere selezionate dall'Ucca - Unione dei Circoli cinematografici Arci, per partecipare al concorso nazionale"Officine Italia". Con la possibilità di far conoscere la propria opera ad un pubblico più vasto, attraverso la proiezione presso un'ampia rete di circoli.