Banda di malviventi finisce nella rete degli agenti della polstrada di Orvieto

di Simona Coccimiglio

Un'altra banda di malviventi è finita nelle maglie degli agenti della polizia stradale di Orvieto.

Ad essere stata sgominata una organizzazione malavitosa dedita al furto e riciclaggio di automezzi rubati.

Cinque le persone arrestate.

Tutti ultracinquantenni pluripregiudicati tratti in arresto a più riprese nel corso di "operazione trullo".

Dalle origini pugliesi dell'ultimo arrestato in ordine di tempo è stata nominata l'operazione coordinata dal sostituto procuratore Anna Maria Grimaldi e brillantemente messa a segno dalla polstrada orvietana.

Lo scorso 16 settembre la polizia aveva intercettato ed arrestato con l'accusa di ricettazione un sardo ed un milanese trovati lungo l'Autostrada del Sole a bordo di un autocarro Iveco rubato nell'hinterland milanese.

Dopo indagini e riscontri sui tabulati telefonici degli apparecchi dei due arrestati, gli inquirenti erano riusciti a risalire ad un terzo soggetto, il 65enne salernitano che quel giorno attendeva nei pressi di Caserta i due "corrieri" per farsi consegnare il veicolo rubato e destinarlo al riciclaggio.

Per le forze di polizia si trattava di uno degli elementi di maggior peso della presunta banda che si celava dietro questo tipo di attività illecite.

Gli agenti orvietani erano sulle tracce anche di una quarta persona a cui erano riusciti a risalire utilizzando un semplice ma efficace stratagemma.

Un'agente in forza al reparto orvietano si era infatti spacciato per il cinquantacinquenne sardo arrestato a settembre ed aveva rintracciato telefonicamente colui che, secondo le ipotesi investigative, era a capo di questa organizzazione.

Quest'ultimo, arrestato pochi giorni fa a Milano, si trova ora recluso nel carcere di San Vittore.

Complesse le indagini che hanno portato gli agenti a sgominare la banda di malviventi, partite nel novembre 2002, quando uno dei componenti della banda, un pluripregiudicato varesino, era stato tratto in arresto per ricettazione di un automezzo lungo le carreggiate dell'A1.

Gli inquirenti hanno aperto intanto un nuovo filone di indagine che li porterebbe sulle tracce di altri malviventi dediti al riciclaggio di veicoli sul mercato italiano ed estero.