Il sindaco Stefano Cimicchi si congeda dalla città
Un breve ma intenso discorso quello del primo cittadino uscente in occasione, mercoledì sera, dell'inaugurazione dell'opera che il maestro Livio Orazio Valentini ha dedicato ad Orvieto
Politica

di Simona Coccimiglio
Il sindaco Stefano Cimicchi si congeda dalla città.
Un breve ma intenso discorso quello del primo cittadino uscente in occasione, mercoledì sera, dell'inaugurazione dell'opera che il maestro Livio Orazio Valentini ha dedicato ad Orvieto.
"In questi anni continuando il lavoro già tracciato dai miei predecessori - ha affermato Cimicchi -, ho operato per rappresentare una continuità vera, senza "continuismo".
Ma se gli orvietani dovessero perdere la consapevolezza di ciò che rappresenta questa città, allora avranno perso il senso della grande storia. Quella che, in questa epoca recentissima, ha trasformato e fatto crescere Orvieto.
È la storia segnata negli anni '80 da una straordinaria progettualità.
Prima di me Torroni per il governo popolare delle cose, Giulietti con la prima intuizione, Barbabella con l'alta progettualita e Adriano Casasole che ha sognato la città unita. Io ho avuto l'onore e la fortuna di portare a compimento questo straordinario rinnovamento culturale e materiale al tempo stesso".
Visibilmente emozionato Cimicchi, ripercorrendo tappe importanti della storia di Orvieto, ha esortato le nuove generazioni di amministratori e di cittadini "a preservare questa città da tutto quello che è superficiale e conservare il pensiero e il gusto dell'utopia.
Pubblicato il: 10/06/2004