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Non è mai troppo TAR... di

Interviene Gian Leone Rosica, presunto 'parrettiano', deluso dall'esito del ricorso e lancia una sua convinzione: una 'cupola' cattocomunistaenninaforzitaliota trama contro il Giancarlo

Politica

di Gian Leone Rosica
Cari avvocati e managers di Parretti. Sono un elettore del Giancarlo. Leggo dai giornali e dalle carte che:

1) Parretti è stato escluso dalla Commissione elettorale perché non avrebbe seguito le pratiche burocratiche necessarie all'espletamento legale della raccolta delle firme. Cosa che è stata fatta da tutti.  Penso principalmente alla lista di Aceto, che certamente non ha uno staff giuridico-tecnico importante come quello del mio Giancarlo. E nemmeno la tecnica imprenditoriale e manageriale che comporta l'essere un grande finanziere.  Leggo, per esempio, il nome di Tina Lagostena Bassi che è una ottima avvocata.  Ma anche di avvocati locali che hanno sempre brillato per le loro capacità professionali.  Così, quando ho letto che la commissione elettorale di Orvieto aveva bocciato Parretti mi sono detto: "Ecco, la solita cupola mafiosa che tarpa le ali ad un uomo probo, onesto e per bene che vuole esprimere le sue capacità inconfutabili alla guida della città di Orvieto. Mi è solo balenato per un attimo il dubbio che magari qualcuno avesse potuto sbagliare. Possibile, con tutta quella popò di gente nello staff? Quando Parretti disse che voleva ricorrere al Tar mi sono detto. Oh.. vedrai che questa volta la spunta perché il suo staff farà tutte le cose per bene e farà comprendere ai giudici Perugini che nei confronti di Parretti si è organizzata una vera e propria truffa, si sono mistificate le carte e qualcuno ha tentato di evitare che Parretti divenisse sindaco.

2) Orai leggo che il ricorso il Tar i giudici non lo hanno nemmeno potuto prendere in esame perché il fantasmagorico, supercaligfragilistichespiralidoso staff di avvocati, consulenti, ex socialisti e balene bianche ha sbagliato a presentarlo. Leggo su un organo di stampa che mi dicono ben informato su Parretti che "secondo i giudici del Tribunale amministrativo dell'Umbria, che non sono entrati nel merito della discussione, la notifica del ricorso si sarebbe dovuta fare nei confronti dell'Avvocatura dello Stato".
Eccheccazzo! Ma allora la cupola mafiosa è estesa a tutta l'Umbria. 
Tutto il sistema della giustizia tenta di mettere in gabbia Parretti e vietargli questa esperienza amministrativa che riempirebbe di speranze.
Io pensavo che il tutto si potesse ascrivere a Mocio, Giardini e Conticelli.  Ma qui la cupola si estende a Perugia. 
Ora, però, il dubbio che la cupola sia talmente forte mi insinua un dubbio ancor più forte.
Vuoi vedere che la cupola è proprio dentro di lui... O meglio.  Secondo me, caro Parretti e cari avvocati di Parretti, secondo me c'è qualche comunista o democristiano o aennino che è tra di voi e falsifica le carte.  Voi avevate messo i timbri sulla presentazione delle liste e lui o loro ve li hanno tolti.  Voi avevate preparato tutto per presentare il ricorso all'Avvocatura dello Stato e sempre lo stesso infiltrato terrorista cattoaennindemocraticocomunista l'ha consegnato al Tribunale Amministrativo Regionale.

3) Vorrei permettermi un consiglio. A questo punto leggo sempre che s'intende ricorrere al Consiglio di Stato.  Datemi retta. L'Italia è tutto un guazzabuglio, non pensate che lì vi diano ragione.  Sicuramente c'è già pronto l'infiltrato che mentre andrà al Consiglio di Stato truccherà le carte e scriverà il falso. Date retta a me, saltate anche l'Aja, perché in Europa sono tutti comunisti truccati da Ppe liberali e socialisti rosa.
Mi dicono, invece, che su Marte ci sia un comitato interstellare che invece è ben abituato a giudicare  queste cose. Si è già espresso sul figlio legittimo di Ridge di Beautiful, sulla presunta morte di Bobby a Dallas, sulle accuse di adescamento di Brooke Logan. Insomma, lì sì che si possono esprimere bene sulle questioni di cinima.

Pubblicato il: 09/06/2004

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