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Inammissibile e inaccettabile il ricorso presentato da Parretti

Inammissibile e inaccettabile. Così è stato giudicato il ricorso da parte del Tribunale Amministrativo Regionale.  Le elezioni si terranno come previsto sabato e domenica prossima.  A Parretti non resta che appellarsi al Consiglio di Stato. Battute a caldo di Parretti, Mocio, Conticelli, Giardini, Aceto, Barloscio

Politica

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Il Tar dell'Umbria si è espresso.  Inammissibile e accettabile.  Così è stato giudicato il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale.  Le elezioni si terranno come previsto sabato e domenica prossima.  A Parretti non resta che appellarsi al Consiglio di Stato e questo annunceranno domani i manifesti con cui Parretti tappezzerà la città. Trascorreranno mesi o anni per arrivare al giudizio e se gli fosse favorevole allora si dovrebbe arrivare ad invalidare le elezioni e ricominciare da capo. 

Il ricorso al Tar, registrato con numero di protocollo 255/2004, era stato depositato il 20 maggio 2004 e chiedeva l'annullamento del verbale n. 67 del 16 maggio 2004 della commissione elettorale circondariale di Orvieto.

Tre i ricorrenti: Giancarlo Parretti, Alvaro Parrini e Anna Petrangeli.  Tra i resistenti, oltre alla Commissione Elettorale Circondariale di Orvieto ed il Comune di Orvieto, An, Lista Conticelli, Ds, Dl - La Margherita, Forza Italia, Orvieto Capitale, Orvieto Provincia, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Socialisti Riformisti, Società Civile Di Pietro- Occhetto, Lista Udeur, Verdi per la Pace ed il Prefetto di Terni.

Il ricorso sarebbe stato giudicato non ricevibile. Si è espressa in tal senso in udienza pubblica il collegio dei giudici composto da Pier Giorgio Lignani, Carlo Luigi Cardoni e Annibale Ferrari.

Giancarlo Parretti ha affermato che non si fermerà, "non abbiamo nessuna intenzione di mollare e ricorremo al Consiglio di Stato". Mocio ci dice di che "avrei preferito che fosse presente, ma dall'inizio, senza la confusione che è stata creata. Ricorsi, appelli, opposizioni, domani si vedrà. Oggi siamo in campagna elettorale, per affermare le nostre idee". Sulla stessa linea Conticelli, dispiaciuto per l'esclusione di Parretti ma molto più preso dagli impegni delle ultime battute di questa dura campagna. Giardini liquida con un "no comment".
Gian Paolo Aceto diffonde un suo comunicato in cui precisa che non ha fatto nessun ricorso contro il ricorso di Parretti, come apparso su qualche sito telematico". In merito all'esclusione di Parretti e della sua lista dichiara che  "se sarò sindaco, il comune di Orvieto avrà l'impulso straordinario che i possibili elettori di Giancarlo Parretti si aspettavano e che hanno tuttora il diritto, non solo di aspettarsi, ma di pretendere da me e da ORVIETO CAPITALE. Il loro desiderio, strettamente unito a quello della stragrande maggioranza di ventimila donne e uomini liberi, sarà esaudito".

Per tranquillizzare Aceto lo informiamo che resistenti non significa che hanno presentato ricorso.

Barloscio ha dichiratato di essere dispiaciuta per l'esculsione di Parretti, perché " le possibilità di opzione degli elettori sarebbero state maggiori" e "di non essere sorpresa dalla decisione del Tar, in quanto in queste materie la forma è sostanza".

Stasera, intanto, dovrebbe tenersi la cena della vittoria. Servirà per fare il punto sulla situazione, studiare strategie, ritrovare ragioni di comunione.

Pubblicato il: 09/06/2004

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