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Gli studenti del Liceo 'Majorana' riflettono sull'educazione alimentare

Parte da qui il progetto di educazione alimentare "Hansel e Gretel", promosso dal Liceo scientifico "E Majorana" e coordinato dalla professoressa Lucia Custodi, docente di scienze naturali presso lo stesso istituto

Società

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di Simona Coccimiglio

Incidere positivamente sulle abitudini alimentari dei giovani, aiutandoli nello stesso tempo a gestire il delicato rapporto con il cibo.

Parte da qui il progetto di educazione alimentare "Hansel e Gretel", promosso dal Liceo scientifico "E Majorana" e coordinato dalla professoressa Lucia Custodi, docente di scienze naturali presso lo stesso istituto.

Di particolare importanza, in seno al progetto, il resoconto di un'indagine sulle abitudini alimentari di giovani di età compresa fra i 14 e i 18 anni residenti nell'area del Comune di Orvieto e zone limitrofe effettuata mediante un questionario distribuito a più di 1200 soggetti.

1275 sono le risposte pervenute mentre il campione di riferimento risulta essere di 1082 ragazzi di cui 589 maschi e 493 femmine, dal momento che 193 questionari non sono stati ritenuti pertinenti.

"I risultati - afferma Lucia Custodi - sono estremamente interessanti e mettono in evidenza la penetrazione fra i ragazzi di cattive abitudini alimentari che scacciano quelle buone legate alle antiche tradizioni locali.

 Il 40% degli intervistati non effettua per esempio la colazione, il pasto più importante di tutta la giornata, e chi lo fa impiega un tempo inferiore a cinque minuti.

Altro dato che merita attenzione è che il pranzo, pasto che viene generalmente consumato dal ragazzo in solitudine, perde il suo ruolo di momento di aggregazione familiare lasciando il posto alla cena".

Alla domanda "consumo cibi surgelati", 742 intervistati hanno risposto qualche volta, 91 sempre, 201 mai.

Preoccupante il dato relativo al modo in cui i giovani a cui è stato sottoposto il questionario leggono l'etichettatura alimentare.

Ben 525 ragazzi si preoccupano della data di scadenza piuttosto che del contenuto verso cui hanno un occhio di riguardo solo 241 soggetti sui 1082 intervistati .

"Scuola - sottolinea Franco Raimondo Barbabella, preside del liceo - non significa raggiungimento solo di obiettivi di istruzione ma anche e soprattutto di competenze per la vita.

Il progetto "Hansel e Gretel" si inserisce in un contesto di attività di arricchimento della nostra offerta formativa di cui punto fondamentale è la ricerca di equilibrio nella crescita sia intellettuale che umana.

Ecco perché uno dei filoni di arricchimento formativo e di approfondimento della nostra scuola è l'educazione alimentare".

Pubblicato il: 08/06/2004

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