I pendolari ci riprovano. Danno alle Fs qualcosa come 2 miliardi all'anno delle vecchie lire. Per quali servizi

di Giorgio Santelli
Si sono incontrrati alle 18,40, puntuali (non come i treni) presso il dopolavoro ferroviario. Un'assemblea a cui hanno partecipato una ventina di persone tra cui le memorie storiche del comitato Daniele Di Loreto e Giuliano Santelli. Ma anche chi questo nuovo comitato lo vuole e se ne è fatto promotore, ovvero Stefano Frellicca (nella foto).

L'intenzione è quella di riproporre con forza alle Fs la richiesta di un miglior servizio (in particolare un treno che porti le persone entro le ore 7,30 a Roma), maggiore puntualità e pulizia dei treni. E' bene ricordare che tutte le mattine da Orvieto verso Roma si spostano circa 1000 pendolari. Oltre a significare per le Fs un introito finanziario di non poco conto (circa 2miliardi di vecchie lire all'anno), con il loro lavoro nella capitale sono tessuto portante dell'economia orvietana.

I primi obiettivi saranno il cambio della rappresentanza in seno alla Consulta regionale dei pendolari - dove sino ad oggi sedeva Giuliano Santelli -; un'assemblea con la richiesta di partecipazione dei rappresentanti istituzionali del Parlamento, della Provincia, della Regione e del Comune; una nuova indagine per la rilevazione delle esigenze di orario per il pendolarismo verso Roma e Firenze.

Ricordiamo che proprio l'altro ieri i deputati Katia Bellillo e Giuseppe Giulietti sono intervenuti proprio sulle disfunzioni dei servizi Fs.

Dal nuovo comitato dei pendolari arriveranno anche dei veri e propri reportage sulle condizioni igienico sanitarie e di sicurezza dei treni che verranno puntualmente diffusi alla stampa locale. In questo senso la redazione di Orvietosi.it si dimostra disponibile ad ospitare in apposite pagine le loro proteste.

Ai microfoni di Orvietosi.it, Stefano Frellicca, uno dei coordinatori del nuovo Comitato Pendolari