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Nella morsa della rotonda

Si è rivelata malriposta la speranza di riuscire a smistare con la rotatoria dello scalo i flussi veicolari tra Orvieto, Ciconia, l’autostrada e la umbro casentinese

Cronaca

foto di copertina

di Stefania Tomba

Nella morsa della rotonda. Solo una calamità può confrontarsi all’afflizione che attanaglia gli orvietani quando, ovvero sempre, volenti o nolenti, si trovano a dovere imboccare la rotonda dello scalo. Si è rivelata infatti completamente malriposta la speranza di riuscire a smistare con la rotatoria i flussi veicolari tra Orvieto, Ciconia, l’autostrada e la umbro casentinese. Perché tale era l’obiettivo che l’infrastruttura si proponeva. Obiettivo che da subito si è appannato, a partire già dalla fase progettuale.

Sotto accusa soprattutto le piccole dimensioni della rotatoria a due sole corsie, che si sono rivelate inadeguate a far defluire il traffico e che spesso costringono chi si immette a incastrarsi inevitabilmente con chi esce. La situazione peggiora  in alcune ore della giornata o il martedì mattina, quando nello spiazzo adiacente alla rotonda si svolge il mercatino rionale. Le auto parcheggiate selvaggiamente, il traffico più intenso ed ecco che in coincidenza finiscono per aumentare gli incidenti e le code.

Lo sanno bene gli abitanti dello scalo per i quali camminare a piedi è diventato pressoché impossibile oltre che pericoloso. L’ennesima riprova della calamità-rotonda poi si è avuta durante le recenti feste pasquali. Quando la coda di uscita al casello si è più di una volta congiunta con quella in entrata sulla rotatoria. E per percorrere due chilometri è stato possibile anche perdere 45 minuti o un ora.

Insomma, “rimaneggiare” la rotonda è diventato urgente, urgentissimo. Lo gridano a gran voce gli abitanti dello scalo e gli automobilisti tutti. Intanto si apre qualche spiraglio. L’amministrazione comunale sta cercando di raggiungere un accordo con una proprietà adiacente alla rotatoria per dare il via libera alla realizzazione una corsia preferenziale, riservata a quanti da via Angelo Costanzi sono diretti esclusivamente a Ciconia. E tamponare in questo modo almeno l’emergenza. Il progetto rientra nell’ambito di un più ampio disegno di riqualifica della rotatoria dello scalo. Sempre, ovviamente, in attesa della complanare, l’anello mancante della viabilità orvietana destinato a risolvere i problemi di traffico di Sferracavallo, Orvieto Scalo, Ciconia, La Svolta. In autunno partono i lavori. E allora le polemiche “rischieranno” di diventare un ricordo. Si spera.

Pubblicato il: 02/06/2004

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