L'affresco e la Chiesa di Sant'Antonio Abate di Orvieto

Si apre domani presso la Sala Urbani del Palazzo dell'Opera del Duomo, il convegno sul tema"L'affresco e la Chiesa di Sant'Antonio Abate di Orvieto".

Il convegno è inserito nell'ambito delle celebrazioni per la 6° settimana della Cultura del Ministero dei Beni Culturali e si pone come momento conclusivo di uno studio realizzato dalla classe V C dell'indirizzo Beni Culturali del Liceo d'Arte di Orvieto sull'affresco 400esco di Sant'Antonio Abate nella Chiesa omonima, oggi sconsacrata. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici, il paesaggio, il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico dell'Umbria, l'Archivio di Stato - sezione di Orvieto - e l'Opera del Duomo di Orvieto.

Lo studio sull'affresco 400esco di sant'Antonio Abate realizzato dall'Indirizzo Beni Culturali dell'Istituto di Istruzione Superiore Artistica e Classica di Orvieto è stato coordinato dalla professoressa Laura Guidi Di Bagno. La ricerca non ha avuto carattere esclusivamente compilativo, ma attraverso l'acquisizioni di alcuni documenti inediti fornisce nuovi contributi per la conoscenza di quest'opera. L'affresco, già attribuito da Piccolomini Adami (1883) a Signorelli, è stato in seguito da Perali (1919) Gnoli (1923), e Guidi Di Bagno (1983) assegnato ad Antonio da Viterbo detto il Pastura. Questo studio, che è stato attentamente seguito dalla dottoressa Margherita Romano, funzionario responsabile della sovrintendenza ai Beni Culturali di Perugia e dalla dottoressa Marilena Rossi Caponeri, direttrice della sezione dell'Archivio di Stato di Orvieto, ha permesso agli studenti non solo di acquisire maggiori competenze tecniche ma sopratutto di provare l'emozione di una scoperta, dato che l'affresco, pur trovandosi in un ambiente del centro storico di Orvieto, non è più ricordato nelle recenti guide della città. Per tali motivi, lo studio è stato inserito nell'ambito delle celebrazioni per la 6° settimana della Cultura del Ministero dei Beni Culturali e verrà presentato in occasione del convegno di domani.