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Uccise la moglie e poi tentò il suicidio

Rinvio a giudizio per Silvano Sabatini, l'operaio trentatreenne di San Venanzo accusato di omicidio pluriaggravato per aver ucciso il 15 dicembre del 2002 con trentacinque coltellate la moglie Mara Cicala di fronte alla figlioletta Giulia

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Uccise la moglie e poi tentò il suicidio.

Rinvio a giudizio per Silvano Sabatini, l'operaio trentatreenne di San Venanzo accusato di omicidio pluriaggravato per aver ucciso il 15 dicembre del 2002 con trentacinque coltellate la moglie Mara Cicala di fronte alla figlioletta Giulia.

Il giudice per le udienze preliminari Silverio Tafuro, nell'udienza di ieri mattina, ha accolto la richiesta di rito abbreviato avanzata dalla difesa dell'imputato.

Fissato per il prossimo 16 settembre l'inizio del processo dibattimentale in cui i genitori, anche in qualità di tutori della bambina, e la sorella di Mara Cicala si sono costituiti parte civile assistiti dall'avvocato Manlio Morcella.

Un processo che si preannuncia combattuto.

"Criticheremo le modalità con cui sono state condotte le indagini - afferma il legale difensore dell'operaio di San Venanzo, Claudio Bizzarri.

Lo scenario del delitto è stato inquinato dalle tante presone accorse.

Siamo consapevoli che si tratti di un processo fortemente indiziario ma le prove formulate lasciano a desiderare.

Senza contare che la relazione del Ris non contribuisce a fare chiarezza, neanche sulle tracce di sangue rinvenute sul coltello.

Il fatto non è riconducibile ad un'esatta dinamica tantomeno a delle precise modalità".

Sabatini accusato di aver ucciso la moglie con più di trenta coltellate il quindici dicembre di due anni fa, è stato ritenuto parzialmente infermo di mente da parte del noto psichiatra Francesco Bruno che ha effettuato su di lui una seconda perizia, per conto del pubblico ministero, dopo la prima a cui era stato sottoposto poche settimane dopo il terribile fatto di sangue.

"Una perizia, afferma il legale difensore dell'operaio, in cui sono stati omessi particolari importanti.

Perché non si spiega il motivo per cui alle 11 di quella mattina una bottiglia di whisky si trovava in casa dei coniugi Sabatini.

E perché Bruno non ha fatto cenno al tentato suicidio del mio assistito?

Dal referto depositato dal Ris sono emerse tracce riconducibili alla povera Mara Cicala, a Sabatini ma anche a terze persone.

Sull'omicidio di casa Perazza - conclude l'avvocato - non è stata fatta sufficiente chiarezza".

Pubblicato il: 24/05/2004

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