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Sanità orvietana, ecco i nuovi vertici

Ed il campo è ormai sgombrato dalle forti polemiche che inevitabilmente avevano coinvolto la sanità locale in vista dei nuovi incarichi

Cronaca

di Simona Coccimiglio

Sanità orvietana, ecco i nuovi vertici.

Remo Romoli ha lasciato la poltrona di direttore del Distretto sanitario di Orvieto per diventare responsabile del dipartimento di igiene e prevenzione dell'Azienda sanitaria locale numero 4 di Terni.

Incarico prima rivestito dal dottor Mario Sargenti, che è andato a sostituire Romoli alla guida del distretto sanitario.

Nessun cambiamento per il direttore sanitario dell'ospedale di Orvieto Edoardo Romoli rimasto, contrariamente allo scenario iniziale prefigurato da queste nomine, alla guida del Santa Maria della Stella e del dipartimento di diagnostica di laboratorio.

Confermate dunque le voci della vigilia.

Ed il campo è ormai sgombrato dalle forti polemiche che inevitabilmente avevano coinvolto la sanità locale in vista dei nuovi incarichi.

Le nomine, trapelate a fine marzo, erano state"congelate".

Ufficialmente in attesa di essere sottoposte alla Conferenza dei sindaci e di essere rese note ufficialmente solo in un secondo momento.

Stando ad alcune indiscrezioni, a causa di un grave scontro che si stava consumando proprio tra i manager della sanità locale.

Secondo alcune voci infatti Sargenti, ovviamente soddisfatto dall'incarico di primissimo piano che si apprestava a ricoprire, non lo sarebbe stato altrettanto di lasciare a Remo Romoli la guida del Dipartimento di Igiene e prevenzione.

Un incarico che, a quanto pare, avrebbe voluto continuare a ricoprire.

Pesanti malcontenti si erano registrati anche sulla nomina di Luigi Ricci - attuale direttore dell'unità operativa Igiene e sanità pubblica della Asl di Prato, originario di Allerona ed ex direttore del Distretto Sanitario della stessa città toscana - a consulente"esterno" dell'ospedale.

L'incarico, frutto di una convenzione stipulata in febbraio tra l'Azienda sanitaria di Orvieto e quella di Prato, aveva fatto molto discutere. Erano in molti infatti a pensare che si trattasse di un ruolo dovuto ad una persona organica e non esterna alla struttura sanitaria orvietana.

Pubblicato il: 14/05/2004

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