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Archeologia del vino

Un 'Orvieto' vecchio di 23 anni della 'Decugnao dei Barbi' in degustazione. Sabato 15 maggio, al palazzo del Gusto. Claudio Barbi presenta la sua collezione di vini storici

Una degustazione di vini a dir poco vertiginosa, quella proposta sabato 15 maggio ore 18.00 presso il Palazzo del Gusto - Enoteca Regional, dall'Azienda"Decugnano dei Barbi", in occasione del penultimo appuntamento di"Vino Dotto", manifestazione organizzata dalla Società Itinera, FISAR e Condotta Slow Food.

 

Claudio Barbi, proprietario dell'Azienda, proporrà una"verticale" di quattro annate di"Orvieto Classico". Si comincerà con un vino del 1998 e, passando per il 1995 e 1990, si scenderà negli abissi dell'archeologia con preziosissime"bordolesi" marchiate 1981.

Per gli appassionati si tratta certamente di un'esperienza assolutamente irripetibile. Infatti, queste venerande e rarissime bottiglie chiuse ben 23 o 14 anni fa rappresentano una sfida prometeica al tempo e alla"ragione enologica".

 

L'Orvieto Classico, come del resto buona parte dei vini bianchi, non nasce in previsione di un invecchiamento importante. In genere, questo viene riservato soltanto ai grandi rossi di solida struttura, ricchi di tannini e componenti acidi e che maturano prima in botti o barriques per poi riposare ulteriormente in vetro.

Durante questo periodo, i profumi primari e secondari del vino subiscono mutamenti straordinari, lasciando spazio agli eteri, esteri e a fenomeni di ossidoriduzione e altri processi che concorrono alla creazione di un aroma complesso denominato dagli esperti  bouquet".

 

Quale sorpresa ci riserverà un"Orvieto" del 1981? Difficile intuirne le qualità per adesso misteriose. Probabilmente, si trattava di un vino che in origine poteva vantare una notevole acidità, un buon corpo e un sapore concentrato. Infine, congetturiamo, anche una discreta quantità di zuccheri. Tolto il tappo, dovremmo trovare un vino che, pur carico di storia, sarà capace di esprimere intense note minerali (è il terreno dell'azienda Decugnano a suggerirlo), speziate e un fondo di quegli aromi originari trasfigurati in sentori sapidi e complessi. Tuttavia, la miglior cosa resta l'esperienza diretta, l'emozione di un assaggio centellinato e straordinario

 

 

 

Note sull'Azienda"Decugnano dei Barbi"

 

L'azienda agricola Decugnano dei Barbi, situata nel comune di Orvieto, in località Fossatello di Corbara, vanta diversi primati. Intanto, è stata la prima azienda umbra a produrre, nel 1978, uno champenois. Nel 1981, realizza la prima bottiglia italiana di vino ottenuto da uve attaccate da"Muffa Nobile" (botrytis cinerea), alla maniera dei famosi"Sauternes" francesi: Porriture Noble. Sino a quel momento, nessuno si era accorto che la Botrytis Cinerea attaccava anche i vigneti di alcune zone dell'Orvietano.

Pur essendo dotata di tecnologie all'avanguardia  e di un controllo telematico delle condizioni dei vigneti monitorati dall'università di Perugia, l'Azienda si caratterizza per un approccio ecologico all'allevamento delle viti. I trattamenti con anticrittogamici sono ridotti al minimo mentre sono banditi gli insetticidi, il diserbo chimico e i trattamenti antibotritici.

Attualmente, l'azienda produce un Orvieto Classico e Superiore, due rossi (Decugnano"Lago di Corbara" e"Decugnano Rosso Umbria"), il Decugnano Brut metodo classico e l'ormai celeberrima"Porriture Noble".

 

 

Per ulteriori informazioni sull'azienda:

http://www.decugnanodeibarbi.com

 

Ingresso per la degustazione:

€.7.00  ingresso  degustazione

€. 5.00 per gli iscritti al I livello

 

per info: SOC. ITINERA ARL

0763393529

itinera2.net

 

 

Pubblicato il: 12/05/2004

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