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Il centrosinistra dice Stefano Mocio

di Giorgio Santelli
Il centrosinistra ha presentato la candidatura a sindaco di Stefano Mocio. Ds, Margherita, Patto dei Riformisti, Rifondazione Comunista, Udeur-Ap, Italia dei Valori, Comunisti Italiani. Un'alleanza ampia che si propone la continuità nel rinnovamento. Il 22 maggio sarà presentato il programma agli elettori

Politica

foto di copertina

Fa davvero una strana impressione vederli lì tutti in fila. Specialmente se si pensa alla Bellillo Furiosa, o all'inconciliabile diaspora socialista tra Sdi e Nuovo Psi, o ancora a partiti come L'Italia dei Valori che, ad Orvieto, forse nessuno sapeva che esistesse.  Lì, sui banchi del"governo", ci sono tutti e già da questo si può immaginare quanto ardua sarà la composizione della giunta."Gli assessori li sceglierò io, tenendo conto delle indicazioni dei cittadini e delle forza che otterranno i partiti della coalizione".

Il convitato di pietra non c'è.  Ma è per lui l'apertura della conferenza stampa."Devo ringraziare i Ds per aver detto sì alla mia volontà, in caso di elezione a sindaco, di avere al mio fianco come vice il Dr. Carlo Carpinelli". Segno dei tempi.  Tre mesi fa sarebbe stato Carlo a ringraziare la Margherita e Mocio.  Manca anche Stefano Cimicchi.  Ed anche questo è uno strano effetto. Non vedere"il sindaco" in quello stanzone fa proprio uno strano effetto.

Mocio è in forma. Sa che domani mattina arriveranno, per lui, i primi giudizi ed i primi paragoni.  Ma è diretto, pronto a rispondere con sicurezza alle domande. Tutto il centrosinistra sta con lui.  Eccetto un pezzo degli ambientalisti - la Barloscio se ne è andata via dai Ds sbattendo la porta e verde dalla rabbia - e gli"espulsi" della Margherita. Loro sono di fronte ad un cartello con su scritto:"chi tocca i fili muore".  I fili sono quelli della presentazione della lista"Conticelli for Orvieto"  e non appena il dado sarà tratto arriverà la scomunica. Fuori dalla Margherita, fuori dal centrosinistra.

Mocio è"serio". E degli altri  non vuole parlare."Quale candidato a sindaco temete di più?".

Non dobbiamo parlare con i candidati a sindaco.  Dobbiamo parlare con la gente.  E certamente non vogliamo fare promesse. Vogliamo andare nelle piazze, nei mercati, tra la gente. Mai promesse vane, mai cose che non possiamo garantire ma un programma possibile".

Conservare lo stato sociale ad Orvieto, rinnovare e dare impulso alla cultura, l'economia. Lavorare sul sistema dei trasporti. Sono pillole di programma buttate là. Il programma, quello della coalizione, sarà presentato il 22 maggio.

Mocio è sereno. Sa che può farcela."Siamo insieme per il programma, su quello ci siamo confrontati e su quello abbiamo trovato l'unità". Le incomprensioni del passato prossimo sembrano appartenere al trapassato remoto."Ma come avete fatto ad essere così numerosi dopo gli screzi di qualche mese fa?" Piccini si alza un attimo dal tavolo.  La domanda non era per lui ma forse la sente sulla pelle. La risposta è una replica."Insieme convinti del fatto che ci sono cose da migliorare e tutti noi lo vogliamo fare insieme - afferma Mocio. Insomma, sette partiti di buona volontà. Ed è già tanto.  Qualcuno non ci sperava più.

Mocio è convinto."Insieme siamo forti".  Oggi è il 12 di maggio.  Tra un mese sapremo.  Sapremo come è andata a finire.

Pubblicato il: 11/05/2004

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