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Il sito archeologico dello Scoppieto sarà aperto al pubblico

Testimonianze di una florida economia artigianale e mercantile in età romana, collegata a porto Pagliano

Cultura

La Sovrintendenza ai beni archeologici dell’Umbria ha accettato la richiesta avanzata dal Comune di Baschi di “musealizzazione” del sito archeologico di Scoppieto. In sostanza, gli scavi fruttuosi intervenuti in questi anni saranno aperti al pubblico ed andranno ad arricchire l’offerta turistica e culturale della zona. I lavori di sistemazione e protezione dei reperti saranno curati dall'Ente Parco del Tevere.

La zona si estende per circa 1.500 metri quadrati e presenta parti di pavimento e murarie, che testimoniano in età romana, di una florida economia artigianale e mercantile. Nel 2001, sotto la guida della dottoressa Margherita Bergamini, sono stati rinvenuti elementi architettonici riferibili ad un santuario certamente importante.

L’amministrazione comunale di Baschi sta valutando l’ipotesi di creare una linea di navette bus tra il sito e l’antiquarium presente nel centro storico di Baschi, che raccoglie i reperti provenienti dallo Scoppieto, oltre a creare le condizioni per proseguire nei lavori di scavo, in collaborazione con l’Università di Perugia.

Pubblicato il: 15/01/2003

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