Denunciato un ristoratore

Un provvedimento di espulsione e una denuncia a piede libero.

Sono gli ultimi due provvedimenti messi a segno dai carabinieri di Fabro nell'ambito di una vasta operazione contro lo sfruttamento dell'immigrazione clandestina.

È stato denunciato a piede libero, dagli uomini dell'Arma, un ristoratore di Siena accusato di avere impiegato alle proprie dipendenze cittadini extracomunitari, sprovvisti di regolare permesso di soggiorno.

Un altro ventenne macedone, poi, si accoda alla lunga lista di connazionali colpiti da provvedimento di espulsione, perché sorpresi senza permesso di soggiorno.

Nell'ambito della stessa operazione erano state espulse, nel mese scorso, altre sei persone, tutte macedoni.

Ed in cinque erano finiti in manette una decina di giorni fa.

Allora i carabinieri di Fabro, insieme al nucleo operativo radiomobile, arrestarono tra questi il macedone trentaseienne ritenuto responsabile di un lucroso racket ai danni di immigrati clandestini.

È accusato di aver ricevuto tangenti di 250 euro mensili da propri connazionali per farli arrivare in Italia e procurare loro lavoro come lavapiatti in ristoranti o come manovali nei cantieri edili.

Per il boss dell'organizzazione malavitosa, che fruttava circa 10mila euro al mese, l'accusa è di favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina.

Da allora le indagini dei carabinieri si sono allargate per riuscire ad individuare tutti i nodi dell'organizzazione. (s.t.)