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Il Comune dà addio alla Piave

L'ex Caserma passa nelle mani di"Risorse per Orvieto spa", la società di capitali a cui è stata affidata la gestione dell'immenso patrimonio immobiliare

Politica

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

Il Comune dà addio alla Piave.

L'ex Caserma passa nelle mani di"Risorse per Orvieto spa", la società di capitali a cui è stata affidata la gestione dell'immenso patrimonio immobiliare.

Stasera, nero su bianco, la firma sulla convenzione che siglerà il passaggio di consegne.

Un evento per Orvieto, di cui la Piave rappresenta un autentico pezzo di storia.

Nel corso della sua decennale storia l'ex Caserma ha ospitato diversi corpi dell'Aereonautica militare e dell'esercito e accolto, facendo la fortuna di albergatori, ristoratori e commercianti orvietani, migliaia e migliaia di militari provenienti da tutta Italia.

Le mura della Piave, che copre un ottavo della superficie della Rupe, avevano dato l'addio a giuramenti, addestramenti, marce e tiri al poligono già dal '98.

La Caserma in quell'anno si era infatti trasformata da terzo reggimento Guardie dei granatieri di Sardegna in Cil, Centro incorporazione leva.

La struttura si avviava dunque alla chiusura, avvenuta ufficialmente con la cerimonia della consegna della bandiera il 30 aprile 2002.

Lo scorso 26 gennaio la Piave tornava interamente nelle mani del Comune, legittimo proprietario dell'immobile.

Oggi per l'ex Caserma si apre una nuova fase di storia.

Una sfida impegnativa quella di Franco Raimondo Barbabella, nominato alla presidenza della società che dovrà lavorare alla definizione del progetto di valorizzazione e sviluppo del complesso.

Ma le carte in regola per vincerla, il"sindaco" che ha scritto una pagina storica come quella del"progetto Orvieto", ce le ha proprio tutte.

Università, ricerca, formazione, attività produttive, comunicazione.

Le proposte sul piatto della bilancia sono tante e soprattutto interessanti.

Stiamo lavorando da tempo, aveva affermato il presidente di"Risorse per Orvieto spa" a pochi giorni dalla nomina, per un vero polo universitario di alta formazione.

Università non deve significare soltanto facoltà, può significare corsi di lurea, convenzioni con università straniere e poi tutta la partita della ricerca che si connette con il polo tecnologico e delle attività produttive".

Non c'è che dire il futuro è promettente.

E con l'addio del Comune alla Piave, Orvieto vive una giornata storica.

 

Pubblicato il: 03/05/2004

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