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Globalizzzazione: una leggenda neoliberista

Il nuovo libro di Elvio Dal Bosco presentato nei giorni scorsi. Un po' di rigore sul concetto di globalizzazione 

Cultura

Sulla globalizzazione si è scritto molto. Dai libri apologetici ai"cahiers de doléances" dei no-gloabal. A portare un po' di rigore ci prova questa volta Elvio Dal Bosco - già responsabile del settore"Economia internazionale" del Centro Studi della Banca d'Italia e da anni cittadino orvietano - con un libro denso e per molti versi illuminante:"La leggenda della globalizzazione" edito da Bollati Boringhieri (€ 12)

Il libro è stato presentato a Palazzo dei Sette. Presenti, oltre all'autore, Valentino Parlato (fondatore de"Il Manifesto"), Pierluigi  Ciocca (Vice Direttore Generale della Banca d'Italia) e il Sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi.

Un testo denso, di non facile lettura (questo l'amichevole rimprovero di Parlato), accompagnato da grafici e tabelle, poco enfatico, coerente quindi con lo stile di uno studioso abituato a riflettere in maniera scientifica.

L'oggetto del libro è quindi la globalizzazione, ormai diventato un marchio o, peggio, un"refugium asinorum" dietro al quale si nasconde una verità non sempre evidente.

La prima tesi di Dal Bosco è che la globalizzazione non è affatto una novità ma una lettura tendenziosa del presente cavalcata dai neo-liberisti per distogliere l'attenzione dai molti guasti di un certo modello di capitalismo.

Lo studioso, per cominciare, liquida la cosiddetta new economy nella breve introduzione: "E' difficile chiamare 'nuova economia' quella basata sugli investimenti in borsa di titoli di imprese 'tecnologiche', di cui solo poche faranno profitti, come è stato sottolineato da Roger Kubaryach, già capo-economista a Wall Street. Una economia senza profitti, che sono la base dell'accumulazione capitalistica, non è nuova, ma è semplicemente il paese della cuccagna". Lo scopo del volumetto è però quello di smascherare le"leggende del neoliberismo" (concetto che, in un primo tempo, era stato scelto come titolo) e "smontare pezzo per pezzo il meccanismo costruito dal cosiddetto Consenso di Washington per imporre a tutto il mondo il modello di capitalismo avviato negli Stati Uniti dai governi presieduti da un mediocre attore di Hollywood".

E i quattro capitoli del libro affrontano i rispettivi aspetti della vita economica e sociale investiti dall' ideologia neoliberista (commercio, mercati ed economia reale, lavoro, stato sociale) che, secondo l'autore, in realtà "sta riportando il mondo all'Ottocento". Non solo la globalizzazione non è una novità, spiega Dal Bosco ("misurata con i dati del commercio internazionale e degli investimenti diretti all'estero, essa è al livello del 1914"), ma è strumentalizzata per addebitarle la necessità "di contenere i costi salariali nelle aree sviluppate per reggere la concorrenza delle aree emergenti".

Ma si tratta, per Dal Bosco, solo di un "feticcio propagandistico" e per dimostrarlo cita una serie di studi a cominciare da quelli di Paul Krugman che ha dimostrato come non esista un nesso fra inasprimento della concorrenza e incremento della disoccupazione nei pesi capitalistici avanzati. In altri termini, il pericolo non sarebbe rappresentato dalla Cina e dai paesi dell'est europeo ma dai "guasti" delle politiche economiche e sociali del neoliberismo.

Ma Dal Bosco punta anche il dito contro l'enorme sviluppo delle attività finanziarie con movimenti di capitali che non sono soggetti ad alcun controllo, contro la cosiddetta flessibilità (positiva in alcuni ambiti, dice l'autore, ma da non confondersi "l'imposizione di forme di lavoro senza regole") e contro lo smantellamento del welfare state. Non c'é dunque via d'uscita? Tutt'altro. "Il neoliberismo - spiega Dal Bosco - non è l'unica forma di capitalismo: è possibile un'altra società, in cui alla libertà d'impresa sul piano microeconomico si giustapponga un insieme di regole a livello macroeconomico tale da coniugare efficienza economica, rispetto dell' ambiente e condizioni di vita e di lavoro dignitose per tutti".

Pubblicato il: 01/05/2004

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