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Il rumore del silenzio

Punti di vista diversi della questione "Le Crete" da Roma, Perugia Orvieto. Sulla Rupe il silenzio urla la soddisfazione delle opposizioni e la speranza di vantaggi elettorali

foto di copertina

di Dante Freddi

Osserviamo da diversi punti di vista l'evolversi dell'azione giudiziaria che interessa la discarica"Le Crete".

Da Roma. La conferenza Conferenza dei presidenti delle Regioni, riunita ieri, ha espresso la propria solidarietà al presidente della Regione Umbria, Lorenzetti, e all'assessore Monelli e "doveroso rispetto per l'attività dell'Autorità giudiziaria", in relazione all'indagine giudiziaria avviata dalla Procura di Orvieto in merito alla discarica.

La Conferenza ricorda inoltre che l'Umbria è stata tra le prime Regioni a rispondere positivamente alla forte richiesta di solidarietà che la Campania ha avanzato per fronteggiare la grave emergenza rifiuti, e ha stabilito "tramite atti pubblici e trasparenti un positivo rapporto su questo terreno fin dall'anno 2000, in occasione della firma del primo 'Accordo', movendosi sulla scia di quel federalismo responsabile e solidale oggi richiamato dallo stesso Governo nazionale".

Il senso di solidarietà che ha ispirato l'atteggiamento della Regione Umbria "si inquadra in quello spirito di leale collaborazione - conclude la nota - che deve ispirare i rapporti fra le Regioni e fra esse e lo Stato che rimane un valido punto di riferimento dell'azione delle istituzioni".

 A Perugia, ancora ieri, dura presa di posizione di centrodestra e verdi ecologisti in Regione sui rifiuti campani"finiti" nella discarica"Le Crete".

In una lettera al presidente del Consiglio regionale e della Giunta, in cui si richiede la convocazione urgente del Consiglio, i consiglieri di opposizione si richiamano "alle problematiche relative al secondo piano regionale per la gestione integrata e razionale dei rifiuti. In particolare, l' accordo di programma sottoscritto il giorno 8 novembre 2002 tra la Regione Campania e Regione Umbria, inserito nel contesto generale del Piano, è stato oggetto di numerose interrogazioni e richieste da parte dei colleghi della minoranza".

Nella lettera si lamenta inoltre"la assoluta assenza di comunicazione e la mancanza di coinvolgimento del Consiglio regionale" che contribuisce a"lanciare oggi ombre su tutta la vicenda, a cominciare dalla verifica relativa ai conferimenti al raggiungimento del quantitativo di 20 mila tonnellate".

Segue poi una valutazione negativa del piano regionale, privo tra l'altro anche della parte relativa ai rifiuti speciali.

Da Orvieto. Sulla Rupe della questione giudiziaria  aperta dal sequestro della discarica  non si parla e stranamente non è intervenuta sull'argomento neppure Leonia, l'associazione creata una mesata fa, che paventava la"sommersione" della città sotto i rifiuti campani.

Sit in e documenti di denuncia, lavoro frenetico di sensibilizzazione animato da Conticelli e Scopetti. Ed ora che l'associazione dovrebbe festeggiare lo"scoperchiamento" del presunto calderone bollente neppure un gridolino di gioia.

Il lavoro di indagine della Finanza è iniziato circa  un anno fa, quindi Leonia non è responsabile del fatto specifico e Conticelli e Scopetti dovrebbero meritare di raccogliere i frutti della loro battaglia"politica". Ma niente.

Nessun intervento dall'opposizione di centrodestra, anzi Ermini garantisce" che"Forza Italia" non farà della discarica un cavallo di battaglia elettorale. Niente da AN.

È  come se la politica avesse"un morto in casa", di cui i parenti sperano di spartirsi le vesti tra un alacrima e l'altra.

Il silenzio è più rumoroso di iperboliche urla di gioia.

Pubblicato il: 30/04/2004

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