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L'incognita turismo. Clima di attesa sulla Rupe per il 25 aprile e il 1° maggio

Operatori ed istituzioni orvietane mobilitate, dopo un 2003 caratterizzato da una forte flessione negli arrivi e nelle presenze, per cercare di cogliere i segnali positivi già venuti in questo settore durante il week-end pasquale

Economia

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

L'incognita turismo.

Clima di attesa sulla Rupe per il 25 aprile e il ponte del primo maggio.

Operatori ed istituzioni orvietane mobilitate, dopo un 2003 caratterizzato da una forte flessione negli arrivi e nelle presenze, per cercare di cogliere i segnali positivi già venuti in questo settore durante il week-end pasquale.

Un'anticipazione della stagione turistica decisamente incoraggiante dopo due anni che hanno evidenziato una situazione tutt'altro che positiva per le strutture alberghiere dell'Orvietano.

Certo il calendario non aiuta, 25 aprile e primo maggio quest'anno cadono rispettivamente di domenica e di sabato, ma gli albergatori orvietani, confortati dal numero di prenotazioni, si dicono fiduciosi.

La maggior pare degli alberghi e degli hotel orvietani, soprattutto in occasione della festa dei lavoratori, fa registrare il tutto esaurito.

Il turismo, anche se timidamente, torna dunque a fare capolino sulla Rupe "ma le cose, nonostante le apparenze, non vanno poi così bene" afferma la titolare di uno degli alberghi storici di Orvieto.

"Il fatto che le strutture alberghiere siano al completo è sì un segnale incoraggiante ma non deve ingannare sulla reale situazione del turismo locale.

Qualche anno fa, in coincidenza con i ponti del 25 aprile e del primo maggio, riuscivamo ad arrivare al tutto esaurito addirittura mesi prima lavorando soprattutto con i turisti singoli, cosiddetti "di passaggio".

Per noi era quasi una prassi rifiutare i gruppi, una fonte di guadagno di certo minore rispetto per esempio alle coppie che, soddisfatte nelle loro richieste ed esigenze, spesso e volentieri decidono di tornare nelle strutture che le hanno ospitate diventandone a lungo andare dei clienti fedeli ed affezionati .

Le cose oggi vanno diversamente e noi riusciamo a completare le presenze solo con le gite organizzate".

Nonostante il sospiro di sollievo tirato per il ponte pasquale, l'età dell'oro del turismo orvietano sembra ancora un lontano ricordo.

Certo gli elementi da considerare sono diversi.

Intanto una situazione internazionale che finisce per condizionare il settore.

Poi la contingenza economica delicata con i turisti che finiscono per contrarre le spese in questo settore per dare impulso a quel mordi e fuggi che Orvieto sta cercando di frenare.

E ancora ad influire negativamente sulla ricezione degli alberghi orvietani la presenza degli agriturismi aumentati in numero esponenziale in tutto l'Orvietano.

Pubblicato il: 23/04/2004

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