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Acqua terra e fuoco

Al via la seconda edizione della manifestazione. L'argilla e le sue diverse lavorazioni: i mattoni di Castel Viscardo, i cocci di Ficulle e la ceramica artistica orvietana

Cultura

Le vie dell'argilla.

Anzi, una via unica, l'artigianato, che conduce ad espressioni diverse ed altrettanto importanti per il nostro territorio.

Sono i cocci di Ficulle, la ceramica artistica orvietana e il mattone fatto a mano di Castel Viscardo.

Questo l'artigianato che la Comunità Montana, con il patrocinio della Regione, ha pensato di promuovere nell'allestire la seconda manifestazione "Acqua, Terra e Fuoco" presso il Chiostro di San Giovanni.

Una staffetta di appuntamenti in due giornate, sabato e domenica prossima, che prevedono seminari e workshop tematici al fine di verificare quale mercato si possa aprire per questo settore.

"La manifestazione - spiega l'assessore alla Comunità Montana, Daniele Longaroni - sarà il punto di incontro tra le domanda e l'offerta, tra chi produce e chi ha interesse ad acquistare. Parteciperanno, infatti, esperti ed operatori del settore e, per testare il polso del mercato oltreoceano, sono stati contattati anche buyer americani".

Un discorso a se merita il mattone fatto a mano di Castel Viscardo.

Per l'argilla di Castel Viscardo è infatti al via l'iter per ottenere la certificazione di marchio tipico che consentirà un'ulteriore valorizzazione del prodotto finito.

Il mercato del mattone fatto a mano, già consistente ed altamente qualificato, si confronterà, nell'ambito della manifestazione, con una platea di architetti, ingegneri, sovraintendenti delle province italiane per verificare le proprie potenzialità di espansione. (s.t.)

Pubblicato il: 22/04/2004

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