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Verticale del"Campo del Guardiano

Palazzone" anni 1993 - 1997 -1999 - 2001. Un piacere lungo undici anni. In degustazione un rarissimo Orvieto del 1993, un vino che sfida l'inesorabile legge del tempo enologico. Sabato 24 aprile, palazzo del Gusto, alle 18

Società


Un piacere lungo undici anni. In degustazione un rarissimo Orvieto del 1993, un vino che sfida l'inesorabile legge del tempo enologico.

Sesto appuntamento per"Vino Dotto", l'iniziativa organizzata dalla Società Itinera, Fisar e Condotta Slow Food di Orvieto. Protagonista del pomeriggio di sabato 24 aprile (ore 18.00) una verticale del"Campo del Guardiano", uno dei vini più interessanti e seducenti dell'azienda orvietana"Palazzone". Si tratta di un Orvieto Classico Superiore (Procanico 50%, Grechetto 25%, Verdello, Drupeggio, Malvasia 25%) affinato per 14/18 mesi all'interno di una grotta di tufo a temperatura costante (14%).

Giovanni Dubini, proprietario dell'azienda, proporrà quattro annate del"Campo del Guardiano": 1993, 1997,  1999 e 2001.

La cosa che suscita un certo stupore tra gli appassionati del buon bere è la presenza di un vino che vanta la bellezza di 11 anni, una longevità del tutto eccezionale per i bianchi del Centro Italia. La curiosità è forte perché mai un"Orvieto" si è spinto così avanti nella sfida con il tempo.

Va detto che Dubini non è nuovo a queste imprese, avendo già esibito, in passato, annate"ancestrali" di vini di grande livello e, nonostante la venerabile età, assolutamente godibili.

Il segreto? Una ponderata scelta delle uve, una sapiente vinificazione e l'imbottigliamento capace di cogliere l'attimo migliore.
L'affinamento di questo vino avviene in condizioni del tutto particolari: dura dai 14 ai 18 mesi all'interno di una grotta etrusca -trasformata nei secoli in cantina - a temperatura costante (14 °C).

Qui, nelle silenziose oscurità della caverna, il vino matura la sua eccellenza olfattiva e gustativa.

 Il"Campo del Guardiano" prende il nome dell'omonimo podere, chiamato così da generazioni di contadini. Stiamo perciò parlando di"terroir", un termine francese che indica le specificità geografiche, climatiche e geologiche di una determinata zona. Il concetto è che due vigneti non sono esattamente la stessa cosa. Dunque, perfino le uve dello stesso esatto vitigno creeranno vini differenti nel gusto, per via dell'unicità del"terroir"  sul quale ognuna è stata coltivata.


Descrizione vino.

Colore dorato intenso.
Naso di eccellente complessità, sentori di foglia di vite, note minerali, di frutta ancora vitale, un compendio appassionante e continuo.
In bocca può ancora fare meglio, assicura un calore ed una corposità da bianco mediterraneo unendovi una progressione degna dei vini più ambiziosi del mondo; la quintessenza dell'Orvieto, purezza e grande personalità.
Piatti in cui sono coinvolti formaggi sono una parte della gastronomia tutta da scoprire, paste ripiene, carni ripassate in padella, sformati, basta che la cremosità del formaggio, pecora e capra, vadano incontro alla tensione sontuosa del Campo del Guardiano.

 Prezzi: degustazione € 7 (+ bicchiere FISAR)

Per i corsisti del primo livello FISAR € 5

 Per informazioni:

 Società Itinera - 0763 393529 - itinera.orvieto@tiscalinet.it - http://www.itinera2.net

Pubblicato il: 21/04/2004

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