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Nemmeno Giardini riesce a mettere d'accordo il Polo. È ancora Caos nel centrodestra

Le forze aderenti alla coalizione sembrano schegge impazzite in balia del vortice. E di fatto, di fronte ad una crisi interna che ha rischiato di lacerare irreparabilmente lo schieramento avverso, la destra non fa che trovare in se stessa le ragioni di una probabile sconfitta. e elettorale

Politica

di Simona Coccimiglio

 

Nemmeno Giardini riesce a mettere d'accordo il Polo. È ancora Caos nel centrodestra.

 

Raffaele Nevi, consigliere comunale di Terni ed ex commissario provinciale di Forza Italia, ieri sulla Rupe per fare chiarezza una volta per tutte all'interno del partito azzurro.

 

Intanto le forze aderenti alla coalizione sembrano schegge impazzite in balia del vortice elettorale.

 

E di fatto, di fronte ad una crisi interna che ha rischiato di lacerare irreparabilmente lo schieramento avverso, la destra non fa che trovare in se stessa le ragioni di una probabile sconfitta.

 

Una sconfitta che sembra molto più che semplicemente annunciata.

 

E l'avvocato Luca Giardini, su cui il Polo sembrava avesse finalmente trovato l'intesa elettorale di cui era alla ricerca da mesi, rischia di diventare l'ennesimo candidato a sindaco"bruciato" dalla destra orvietana.

 

La situazione è deleteria, e la volontà e le energie per ricompattarla sembrano essere ormai arrivate al capolinea.

 

Alleanza nazionale minaccia a chiare lettere uno scollamento dalla coalizione, stanca di aspettare un accordo elettorale che tarda a concretizzarsi.

 

Dal canto suo Forza Italia appare sempre più come un partito spaccato.

 

E le cose per gli azzurri si mettono davvero male.

 

Le dimissioni di Barberani da coordinatore comunale del partito rischiano di tramutarsi in un boomerang dagli effetti disastrosi.

 

L'avvocato azzurro starebbe seriamente meditando di appoggiare la lista"Orvieto agli orvietani" di Giancarlo Parretti.

 

Un accordo elettorale in extremis con il"leone" dunque, sulla cui candidatura Barberani veicolerebbe l'appoggio ed i voti dei suoi sostenitori rimasti al momento nei ranghi del partito azzurro.

 

Un accordo in cui non sarebbe esclusa la partecipazione dell'Unione dei democratici cristiani .

 

Quella dell'ex coordinatore del partito azzurro sembra più che un'idea.

 

Una cena, ieri sera, in un noto ristorante della Rupe, fra il finanziere e l'avvocato non farebbe che confermarlo.

 

Se l'ipotesi Parretti andasse in porto, e, come sembra, esponenti di primo piano della coalizione la sposassero, le minacce di An passerebbero ai fatti.

 

E niente fa pensare che il candidato di Olimpieri e Sacripanti possa essere Luca Giardini.  

Pubblicato il: 20/04/2004

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