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Monteleone, rinviata a giudizio la titolare di "Villa Fiordaliso"

Il provvedimento è stato disposto lo scorso giovedì dal giudice per le udienze preliminari Claudio Baglioni.

di Simona Coccimiglio

Rinvio a giudizio per la titolare dell'ospizio di Monteleone d'Orvieto Villa Fiordaliso, con l'accusa di sequestro di persona e maltrattamenti.

Il provvedimento è stato disposto lo scorso giovedì dal giudice per le udienze preliminari Claudio Baglioni.

La casa famiglia, finita nel gennaio scorso al centro di una spiacevole vicenda giudiziaria, era stata posta sotto sequestro.

In base ad alcune indiscrezioni la cinquantenne titolare del centro di accoglienza continuava infatti ad ospitare nella struttura, nonostante le norme amministrative glielo vietassero, quattro anziani non autosufficienti.

Sebbene i suoi legali avessero fin dall'inizio assicurato che l'attività della struttura fosse sempre avvenuta conformemente ai principi di legge, la donna non avendo mai ottenuto l'autorizzazione a gestire un centro di cura per anziani non autosufficienti, avrebbe continuato dunque a violare quelle stesse norme.

Per queste violazioni il sindaco di Monteleone, Aldo Sorci, aveva firmato l'ordinanza di chiusura di Villa Fiordaliso.

In seguito a tale iniziativa, la spiacevole vicenda era finita anche di fronte ai giudici del Tar che avevano dato conferma alla validità dell'ordinanza del sindaco.

" La difesa, dichiara Simone Manna, l'avvocato che ha assunto la difesa della signora - non ha ritenuto di richiedere il patteggiamento né il rito abbreviato. Riteniamo utile che il giudice ascolti dai testimoni la verità dei fatti e si convinca dell'innocenza della mia assistita.

Di questa intera vicenda, prosegue l'avvocato, è stato dato un quadro a nostro avviso ingeneroso che sarà smentito nel corso del processo.

Dall'indagine della Procura della Repubblica risulterebbe che il centro di accoglienza era una specie di lager, mentre a me risultano circostanze completamente diverse, non sulla base di supposizioni e dichiarazioni della mia assistita ma sulla base di indagini difensive svolte.

Quest'ultime hanno portato elementi di segno contrario rispetto alle accuse, peraltro infamanti, che sono state rivolte alla mia cliente".

Pubblicato il: 19/04/2004

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