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Elezioni, il Polo punta su Giardini

Ormai scontata la candidatura di Giardini. Scelta travagliata che ha bruciato diversi candidati, da Carlo Ripa di Meana a Fella. Ed è costata le dimissioni di Barberani

Politica

foto di copertina

di Simona Coccimiglio
Elezioni, per la Casa della Libertà il candidato a sindaco è Luca Giardini.
Un incontro informale del direttivo di Forza Italia alle sedici di sabato avrebbe dato il via libera azzurro all'avvocato orvietano.
Definitivamente tramontata l'ipotesi Fella, che ha ormai ufficializzato la sua candidatura a Porano, Alleanza nazionale e Forza Italia, finalmente d'accordo sull'uomo su cui puntare per vincere le elezioni, si preparano alla campagna elettorale rimandando al dopo amministrative ogni resa dei conti interna.
Prevista nelle prossime ore dunque l'ufficializzazione della candidatura di Giardini, su cui il Polo sembra aver trovato quella intesa elettorale di cui era alla ricerca da diversi mesi.
Facile immaginare il disappunto dell'ex coordinatore di Forza Italia Barberani.
Non era un segreto per nessuno che l'avvocato azzurro, dopo il veto su Carlo Ripa di Meana, avesse lavorato alacremente sulla possibilità di candidare Stanislao Fella, lasciando a Maurizio Conticelli più che una porta aperta della Casa delle libertà orvietana.
Scelte che molti compagni di partito non devono avergli perdonato e che hanno certo pesato sulla sua decisione di dimettersi da coordinatore del partito.
Ma al momento i problemi per il Polo sono altri.
Del resto l'opportunità di strappare al centrosinistra la candidatura al Comune di Orvieto era veramente irrepetibile.
E il rimpianto di non aver saputo coglierla comincia a serpeggiare all'interno della coalizione.
I dissidi interni, che Andrea Sacripanti, presidente del circolo di An, smentisce in una nota ufficiale, confermando l'assoluta compattezza fra i membri del suo partito, alla fine l'hanno fatta da padrone nella gestione di una campagna elettorale che poteva essere preparata diversamente.
Impreparazione, mancanza di visione politica, egoismi e personalismi. I conti si faranno alla fine.
Ora è il momento di fare quadrato intorno a Giardini tentando di arrivare al ballottaggio.
Poi si vedrà. Intanto l'agone elettorale comincia a farsi affollato.
Sulla Rupe il ruggito di Parretti ha scosso la Rupe.
Rischia di rimanerne schiacciato il centrosinistra, alla finestra in attesa delle decisioni di Conticelli,"barricato" da giovedì sera dietro un rigoroso silenzio stampa.
A quanto pare lo scioglierà entro domani, dopo che la coalizione si sarà incontrata per dare il via libera definitivo a Stefano Mocio.
Ma il suo silenzio, insieme al ruggito di Parretti, fa molto rumore sulla Rupe.
E di sicuro molta paura.

Pubblicato il: 18/04/2004

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