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Elezioni, via libera della Margherita a Stefano Mocio.E Conticelli chiede il silenzio stampa

Sciolto dal direttivo della Margherita il nodo del candidato a sindaco che rappresenterà il centrosinistra alle prossime elezioni.

Politica

di Simona Coccimiglio

 

Elezioni, fumata bianca per Stefano Mocio.

Sciolto dal direttivo della Margherita, riunitasi in"conclave" giovedì sera, il nodo del candidato a sindaco che rappresenterà il centrosinistra alle prossime elezioni.

Un risultato che le previsioni dell'ultim'ora davano quasi per scontato.

Il vicesindaco ha ottenuto dal direttivo il plauso alla propria candidatura e i calici in suo onore, più o meno ideali, si sono alzati alle 22,30 di giovedì.

L'unico ad alzare il bicchiere  -il solo a non aver votato a favore della candidatura del numero due di Cimicchi - ma non a brindare, Maurizio Conticelli.

Per lui la notte non sarà certo finita nei festeggiamenti per il risultato storico ottenuto dal suo partito che, dopo sessant'anni anni di storia Diesse sulla Rupe, vedrà correre alla prima poltrona di Orvieto un proprio uomo.

E a giudicare dal silenzio stampa dietro il quale si è"barricato" da ieri mattina, la notte per Conticelli non sarà stata affatto tranquilla.

Le promesse di visibilità che potrebbe aver ricevuto saranno certo allettanti, ma c'è chi è pronto a scommettere che all'ultimo momento l'"oppositore" della giunta Cimicchi si sfilerà definitivamente dal partito facendo rimanere Mocio con in mano una margherita mancante di qualche petalo.

Ancora una volta le decisioni di Conticelli fanno rimanere compagni di partito e alleati con il fiato sospeso.

Del resto la posta in gioco è alta.

Per lo stesso Conticelli, consapevole di giocarsi in questa partita anni di vita politica, e per tutta la coalizione di centrosinistra, plausibilmente danneggiata dalla possibilità che lo spezzone della Margherita che fa capo a Conticelli possa sfociare in una lista autonoma.

A questo punto il ruolo più importante spetta a Mocio.

Giornata intensa quella di ieri per il vicesindaco impegnato in continue riunioni con gli alleati della coalizione per riuscire a fare argine ad una eventuale defezione del suo oppositore.

Rifondazione e Comunisti italiani sarebbero rientrati nei ranghi e i margini perché l'attuale vicesindaco ce la faccia a ricompattarli sono molto alti.

Il clima sulla Rupe si fa ogni giorno più rovente.

E la febbre elettorale sale tra pranzi e cene strategiche, incontri pomeridiani e serali più o meno segreti.

 

 

 

Pubblicato il: 17/04/2004

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