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'Fonti di Tiberio' a Monterubiaglio. I problemi che allontanano la realizzazione del progetto

Il piano idrogeologico inserisce la zona tra quelle franose. In più sono scadute le licenze edilizie e di ricerca dell'acqua minerale

Cronaca

Il piano d’assetto idrogeologico confezionato dall’Ente bacino Tevere elimina la possibilità per la società “Vesuviana nuova”, proprietaria degli immobili, di riattivare il complesso termale di Monterubiglio, le "Fonti di Tiberio", dal glorioso passato, seppur breve, e dall’incerto futuro.

Marcello Tomassini, sindaco di Castel Viscardo, come gli è consueto, non cede ed è pronto anche al ricorso al TAR pur di non perdere la possibilità di vedere valorizzata quella zona, che ora sembra a rischio frane.

«Non c’è nessun motivo per immaginare che quella zona sia franosa.Quando abbiamo concesso le licenze edilizie alla “Vesuviana Nuova”, naturalmente, abbiamo effettuato un studio geologico».

Così ci dice MarcelloTomassini, che non ricorda neppure nel passato sintomi di franosità collegabili alle “Fonti di Tiberio”.

Ora la palla all’Ente bacino Tevere, che a giorni dovrà derimere il contenzioso con Castel Viscardo ed il suo sindaco.

Le licenze della “Vesuviana nuova” che riguardavano la costruzione del complesso rinnovato e la possibilità di ricerca in quell’area di acque minerali sono decadute e, comunque vadano le cose, prima che si possa vedere qualcosa passerà molto tempo. Ed è un peccato, anche per il successo che sta riscuotendo ovunque quanto è legato al salutismo. Quell’acqua minerale salubre che sgorga a 46° è una ricchezza che potrebbe rimanere inutilizzata, anche per responsabilità della proprietà.

Pubblicato il: 13/01/2003

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