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Passerella di vip alla convention mediatrade

Tanti vips, qualche defezione,. Il futuro della tivù sotto la lente di impresari, filosofi e attori

Cultura

di Stefania Tomba

Vip di oggi e televisione del futuro.

È il piatto ricco della quarta edizione della convention Mediatrade svoltasi ieri al Palazzo del Popolo, per la quale Maurizio Costanzo ha scelto anche quest'anno la città di Orvieto.

Autori, registi, sceneggiatori, produttori, direttori di reti, giornalisti, sociologi, pubblicitari e studenti del Laboratorio di Televisione e Nuovi Contenuti R.T.I., per analizzare il futuro della televisione.

La tv esce dal salotto e entra nel telefonino e, al compiere dei suoi 50 anni, incomincia una nuova vita.

In risposta ai gusti e ai nuovi comportamenti del telespettatore che sempre di più vuole esserci ed appropriarsi del mezzo televisivo.

"Il futuro della televisione si chiama digitale terrestre. - ha affermato Carlo Sartori, presidente RaiSat - È l'unica opportunità per risolvere veramente il problema della qualità, l'unico che potrà riconoscere pari dignità a chi ama il reportage e l'arte, che non dovrà più aspettare notte fonda, e a chi vorrà invece liberamente pascersi di trash".

Interventi di Stefano Bonaga, Antonio Campo Dall'Orto, Fedele Confalonieri, Maurizio Costanzo, Federico Di Chio, Don Luigi Garbini, Felice Lioy, Nando Pagnoncelli, Walter Pancini, Vincenzo Ruocco, Carlo Sartori.

In sala 300 operatori del sistema della comunicazione e una folta passerella di vip.

Hanno dato fortfait Vittoria Puccini e Alessandro Preziosi, i tanto attesi protagonisti della premiatissima fiction "Elisa di Rivombrosa".

A non farne rimpiangere l'assenza però, la giornata ha potuto contare sulla presenza di una smagliante Giuliana De Sio, di Philippe le Roi, Edwige Fenech, Alex Britti, l'affascinante Giulio Base.

Gli ospiti hanno dimostrato particolare apprezzamento per la ricca pausa pranzo, durante la quale hanno avuto modo di soddisfare occhi e palato nell'elegante allestimento della sala expò del palacongressi.

La migliore norcineria umbra faceva sfoggio di sé in coreografiche cascate di prosciutto insieme a formaggi, sformatini stuzzicanti e salmoni in bellavista.

Tutto annaffiato da ottimi vini bianchi e rossi, rigorosamente orvietani, serviti da sommeliers d'eccezione.

Calorosa è stata l'accoglienza della città che rinnova l'arrivederci al prossimo anno.

Pubblicato il: 16/04/2004

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